Il ricordo di Fulvio Ottogalli. Volontario umile, dedito al prossimo col sorriso
Fulvio Ottogalli, di origine friulana, dopo la pensione da sottoufficiale della caserma Pierobon a Padova, ha scelto di mettersi a disposizione in diverse forme di volontariato.
Capitato per caso in Ufficio missionario, si è inserito quasi 30 anni fa. Fin dall’inizio sono state utili le sue competenze, soprattutto in informatica, per creare un archivio digitale dei missionari. Ma si è dedicato con umiltà e pazienza in numerosi e semplici servizi, spesso scorrazzando per la città con il suo scooterone e andando dove c’era bisogno. Ha saputo rendere efficace con la sua presenza sorridente, arguta e disponibile, lo stile di apertura e accoglienza che l’Ufficio missionario da sempre vuole interpretare: condividere un caffè con chiunque varcasse la soglia dell’ufficio era per lui un segno di “sacralità” dell’ospite. Che fosse un missionario o una persona di passaggio, un vescovo o un giovane in ricerca, “Otto” come lo chiamavamo affettuosamente, sapeva mettere a suo agio tutti e instaurare un dialogo ricco di interesse e ascolto. Sappiamo che questo era un atteggiamento che metteva in gioco su tanti fronti di volontariato. Quando la Diocesi ha voluto inserirlo nell’Albo dei fedeli servitori, nel 2020, ha accettato con grande riconoscenza ma con il desiderio di non apparire: «Ho fatto solo quello che dovevo fare». Non lasciava indifferente la sua testimonianza di fede semplice ma profonda che coltivava soprattutto nell’eucaristia e nelle celebrazioni nelle parrocchie cittadine che frequentava, perché Otto era un uomo “itinerante”. Si mostrava attento a mettere nel cuore e nella preghiera le vicende delle persone, ma anche i fatti del mondo che conosceva profondamente attraverso la lettura di giornali e riviste missionarie che trovava in ufficio. Proveniva dall’ambiente militare, ma Fulvio le sue battaglie di vita quotidiane le ha sapute combattere con discrezione e in pace con tutti. Il suo animo gentile sempre aperto alle difficoltà degli altri lo ha ammaestrato abbondantemente ad affrontare con coraggio e affidamento il suo ultimo tratto di vita. Grazie di cuore caro Otto, perché ci sei stato amico e compagno di strada prezioso, testimone di apertura e disponibilità. Quando hai potuto, hai viaggiato volentieri in missione e lo raccontavi con orgoglio. Ora il tuo viaggio terreno si è concluso, ma siamo certi che approdando tra le braccia del Padre, hai portato con te la bellezza della missione compiuta tra di noi!
Equipe Ufficio per la pastorale della missione - Padova