Il nuovo elenco di paesi sicuri garantisce "più certezza nelle procedure"

Cosa il ministro Piantedosi: ""La nuova regolamentazione potrebbe entrare in vigore prima di giugno 2026. Prevede procedure accelerate alla frontiera e criteri di qualificazione dei 'Paesi sicuri', legati al numero di domande di asilo accolte in tutta l'Unione europea"

Il nuovo elenco di paesi sicuri garantisce "più certezza nelle procedure"

"Noi riteniamo che aver fissato con norma primaria l'elenco dei 'Paesi sicuri' possa contribuire a una maggiore certezza applicativa di procedure importanti". Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno, lo dice intervistato dal 'Corriere della Sera'.

"La nuova regolamentazione, che potrebbe entrare in vigore prima del giugno 2026, renderà obbligatorie le procedure accelerate alla frontiera e prevederà criteri molto più diretti di qualificazione dei 'Paesi sicuri' legandoli al numero di domande di asilo accolte in tutta l'Unione europea- dice Piantedosi- L'entrata in vigore di queste regole rafforzerà sicuramente la nostra capacità di contrastare il traffico di esseri umani senza limitare in alcun modo il diritto d'asilo. E sarà il completamento delle politiche finora adottate dal Governo che ad oggi hanno permesso di ridurre del 61% gli sbarchi rispetto al 2023 e del 29% rispetto al 2022".

La scelta di individuare per legge l'elenco dei 'Paesi sicuri' "si inquadra nell'ambito del rafforzamento del sistema dei rimpatri, proprio per completare l'azione proficua che stiamo svolgendo per contrastare le partenze irregolari- prosegue il titolare del Viminale- Rammento che tale rafforzamento è un obiettivo richiesto dalla stessa Unione europea"

L'elenco dei 'Paesi sicuri' "non si fonda su elementi opinabili ma su precisi parametri nonché su informazioni acquisite da organizzazioni internazionali- conclude Piantedosi- Se volessi risponderle con una provocazione, potrei dirle che l'Italia non rimpatria persone in Afghanistan, come pure fanno altri Paesi europei di cui non è in dubbio la vocazione al rispetto dei diritti fondamentali delle persone". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)