I settant’anni di Giarre: la festa a Pentecoste e poi, il 26 maggio, messa presieduta dal vescovo Claudio
Alla veglia di Pentecoste si vive un momento di riflessione sul cammino di fede della comunità. Domenica 26, messa presieduta dal vescovo Claudio
Sono trascorsi settant’anni, ma la memoria di quel lontano 30 aprile 1954, quando l’immagine della Madonna Pellegrina fu portata da Monterosso ad Abano Terme, accompagnata dai fedeli in preghiera e da lumini accesi alle finestre, è ancora viva tra i parrocchiani di Giarre. Quella sera, l’arciprete, don Tarcisio Mazzarotto, aveva annunciato ai fedeli aponensi la gioiosa notizia della nascita della nuova parrocchia. Da quel momento, gli eventi si susseguirono con rapidità, a segnare l’inizio di una storia di fede che, oggi come allora, è quantomai vivace in questo fazzoletto di terra al confine della città termale: il 16 maggio 1954 nacque ufficialmente la parrocchia; a giugno, furono ammessi alla prima comunione i primi trentotto fanciulli di Giarre; nello stesso periodo, duecento fanciulli della “dottrina cristiana” aprirono la serie dei pellegrinaggi del vicariato al corpo del beato Gregorio Barbarigo alla chiesa arcipretale di Abano. Il 22 agosto, si festeggiò il Cuore immacolato di Maria, al quale fu dedicata la nuova chiesa. Il 31 ottobre, festa della regalità di Cristo, don Pietro Liviero faceva il suo ingresso solenne quale primo parroco. Da allora, la parrocchia è cresciuta. Tra gli eventi che ne hanno segnato la storia, si ricorda, in particolare, il 20 ottobre 2002: la beatificazione di Liduina Meneguzzi, la salesia nativa di Giarre, che aveva scelto di essere missionaria in Etiopia, dove morì nel 1941. La chiesa di Giarre ne custodisce una reliquia. La posizione tranquilla della parrocchia aponense ha attratto decine di giovani coppie nel corso degli anni e attualmente conta circa duemila abitanti, tutti invitati alla veglia di Pentecoste, sabato 18 alle 21, per una prima riflessione sul 70° di nascita della parrocchia. «La veglia di Pentecoste non è soltanto un’occasione per ripercorrere il passato, ma anche e soprattutto un momento di riflessione sul cammino di fede della comunità di Giarre – spiega il vicario parrocchiale don Stefano Gui – Sono chiamate a dare la propria testimonianza di fede alcune persone, adulti che, quali testimoni del passato, raccontano i propri ricordi della giovane parrocchia di Giarre; alcuni giovani che spiegano il proprio modo di vivere la fede nel presente; due giovani genitori, che a Giarre stanno costruendo il futuro delle proprie famiglie». Domenica 26 maggio, il vescovo Claudio presiederà l’eucaristia, durante la quale verranno presentati alla comunità i membri del nuovo consiglio pastorale e i gruppi di iniziazione cristiana. «Due gemelle della parrocchia, inoltre, riceveranno il battesimo. Saranno la testimonianza vivente di una comunità che ha un futuro» conclude il parroco, don Alessio Bertesso.