Gaza, MSF chiede al governo italiano iniziativa umanitaria in 5 punti

Cessate il fuoco e iniziativa umanitaria dell'Italia: lo chiede l'organizzazione in una lettera alla premier, firmata da 18 operatrici e operatori umanitari italiani, medici, infermieri, psicologi, logisti, che dal 7 ottobre hanno lavorato a Gaza

Gaza, MSF chiede al governo italiano iniziativa umanitaria in 5 punti

Una grande iniziativa umanitaria in 5 punti, che porti rapidamente Gaza fuori dall'inferno attuale: Medici senza Frontiere la chiede al governo italiano, perché se ne faccia promotore in Europa. E torna a invocare, parallelamente, il cessate il fuoco immediato. Sono le richieste contenute nella lettera che l'organizzazione ha inviato alla presidente Meloni, firmata da 18 operatrici e operatori umanitari italiani, medici, infermieri, psicologi, logisti, che dal 7 ottobre hanno lavorato a Gaza.

“I bombardamenti israeliani hanno colpito la popolazione oltre ogni misura. A Gaza manca tutto, l’acqua, il cibo, lo spazio, le cure. Il sistema sanitario è al collasso e la sproporzione tra i bisogni umani e la capacità di intervenire è immane. Si vive sotto attacco, nel totale annichilimento di ogni regola di condotta delle ostilità, mentre gli ostaggi sono ancora dolorosamente lontani dai loro cari”, scrivono gli operatori e le operatrici di MSF nella lettera al governo.

Per questo, MSF chiede al governo italiano di farsi promotore di un’iniziativa umanitaria concreta e ambiziosa, richiamando i leader europei e del G7 intorno a 5 obiettivi:

1. Ottenere un immediato e prolungato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
2. Garantire la protezione dei civili, interrompendo ogni forma di sostegno, incluso l’invio di armi, alle operazioni militari e all’assedio di Gaza e pretendendo il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario.
3. Assicurare l’assistenza umanitaria alla popolazione, garantendo supporto e accesso sicuro e incondizionato agli aiuti necessari, incluse le forniture mediche e alimentari per affrontare il rischio di carestia.
4. Porre fine agli attacchi contro ospedali e strutture sanitarie, che colpiscono i pazienti e il personale medico e mettono a rischio l’intera popolazione.
5. Agevolare le evacuazioni mediche di feriti e pazienti che richiedono cure complesse non disponibili a Gaza, senza pregiudicare il loro diritto al ritorno.

“Confidiamo nella sua leadership su ciascuno di questi 5 obiettivi, perché ogni risultato concreto si tradurrà in vite salvate e sofferenza risparmiata” :è l’appello di MSF, che chiede nuovamente la disponibilità del Governo italiano a un incontro, più volte sollecitato, per discutere sui contenuti w proposti nella lettera.

In tutto il mondo MSF ha lanciato la mobilitazione “Gaza: Stop Now”.

Firmatari della lettera: Gaia Giletta (infermiera), Martina Marchiò (coordinatrice medica), Davide Musardo (psicologo), Martina Paesani (infermiera), Giovanni Perna (logista), Alessandro Piro (logista), dott. Roberto Scaini (medico), dott. Giuseppe Soriani (chirurgo), Enrico Vallaperta (coordinatore medico), Tommaso Fabbri (capomissione), Ahmad Al Rousan (duty of care), Maurizio Debanne (comunicazione), dott.ssa Simona Fusco (medico), Candida Lobes (comunicazione), Virginia Moneti (coordinatrice medica), Simona Onidi (coordinatrice), Marco Scardovi (risorse umane), Bruno Sclavo (logista).

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)