Donne, Fondazione Feltrinelli: sovraccarico di lavoro nella pandemia Covid

Lasciare il lavoro per una neo-mamma spesso non e' una scelta. Nel 2019, secondo i dati diffusi dall'Ispettorato del lavoro, piu' di 37 mila lavoratrici neo-mamme hanno lasciato il proprio posto di lavoro rispetto ai 14 mila lavoratori padri. 21 mila lavoratrici, inoltre, trovano difficolta' a conciliare la vita lavorativa con quella familiare. Sempre piu' lavoratrici madri - 20 mila secondo il report - chiedono 'il passaggio ad altra azienda' per trovare maggiore flessibilita'. Questa tendenza - secondo l'Osservatorio di ricerca su lavoro e democrazia della Fondazione Feltrinelli - verrebbe confermata anche nel 2020, l'anno della pandemia da Covid-19. Sempre piu' lavoratrici madri chiedono orari e ritmi di lavoro piu' flessibili, cosi' da conciliare la vita lavorativa con quella familiare.

Annalisa Dordoni, autrice per Feltrinelli e assegnista di ricerca all'Universita' Bicocca di Milano, si occupa di questioni di genere legate al lavoro da casa in pandemia. Ha curato per Feltrinelli l'introduzione del libro 'Perche' lavoro? Narrative e diritti per lavoratrici e lavoratori del XXI secolo' di Richard Sennett, Alain Supiot e Axel Honneth. Raggiunta dall'Agenzia Dire, sostiene che "la crisi sanitaria, seguita da una crisi economica, ha costretto molte donne a lasciare il lavoro, dovendo scegliere tra questo e la cura dei figli". Conciliare vita lavorativa e domestica- aggiunge la ricercatrice- e' piu' complesso quando gli stereotipi e i pregiudizi di genere sono interiorizzati dalle stesse donne. Questo ha forti ricadute sull'occupazione femminile e in tempo di pandemia incide sul numero delle dimissioni".

In merito allo "smart working- continua Dordoni- Dalle ricerche piu' recenti, compreso uno studio da me condotto, e' emerso come le madri abbiano vissuto una condizione di grande stress e di stanchezza persistente. Tali problematiche sono acuite dal lavoro da casa, sommato alla presenza in casa di tutta la famiglia e dal carico di cura,che aumenta- conclude la ricercatrice- a causa della didattica a distanza per le madri con figli in eta' scolare". (DIRE)