Don Luca Susana e don Damiano Terzo preti. «Siate segno e strumento di unità»
Preti novelli L’abbraccio della Diocesi per don Luca Susana e don Damiano Terzo, che sono stati ordinati domenica scorsa. Per loro un’estate intensa in attesa della prima nomina
La lunga ed emozionante celebrazione di domenica 19 maggio, durante la quale la Chiesa di Padova ha accolto due nuovi preti, ha avuto un significativo filo rosso: gli abbracci, i numerosi abbracci. Anzitutto quelli che don Luca Susana e don Damiano Terzo si sono scambiati con il vescovo Claudio al termine del rito di ordinazione. Quindi quelli che si sono scambiati tra loro, compagni negli anni determinanti della formazione. Infine, il grande calore con cui i parroci dei due preti novelli hanno concluso la vestizione dei due giovani in abiti liturgici: don Roberto Garavello, parroco di Valbona, e don Federico Fortin, parroco di Casalserugo, con il loro gesto hanno dato l’idea di due comunità che donano un figlio alla Chiesa diocesana, prima che gli abbracci diventassero “corali”, con altri presbiteri e poi con le famiglie d’origine che hanno accompagnato Luca e Damiano nella risposta alla loro chiamata. Nella sua omelia, il vescovo Claudio ha ricordato quattro caratteristiche del ministero presbiterale. Un prete «oggi ha il compito di accompagnare il discernimento vocazionale di ogni cristiano», per aiutarlo a cogliere la chiamata che il Signore ha riservato a lui. «È chiamato ad avere cura delle relazioni all’interno delle comunità». Accompagna «alla familiarità con la Parola, perché sia incontro tra il Signore Gesù e la propria vita». Infine, «è segno e strumento dell’unità: dove c’è un presbitero, c’è il vescovo, tutto il presbiterio e tutta la Chiesa». «Non mi aspettavo che ci fosse così tanta gente in Cattedrale» racconta all’indomani dell’ordinazione don Luca Susana, classe 1991, originario di Merano, a Valbona dal 2005 e da quattro anni in servizio nella parrocchia di Mejaniga. «Sono molto grato verso chi c’era. La celebrazione è stata molto emozionante: ho sempre visto le ordinazioni degli altri, domenica scorsa è toccato a me, un sogno che si realizzava». Una giornata di gioia, anche in compagnia di alcuni parenti provenienti da lontano. Dopo un lunedì di riposo don Luca ha celebrato la sua prima messa di ringraziamento in Seminario nel giorno in cui la Chiesa celebra Maria, madre della Chiesa. Con lui anche don Damiano Terzo, classe 1998, originario di Villa Estense ma cresciuto a Casalserugo. «Ci vorrà ancora un po’ di tempo per rendermi conto di tutto il bene che ho ricevuto. L’emozione è stata davvero forte». Ma c’è un momento che don Damiano ricorderà più di tutti: «Al canto delle litanie dei santi, mentre ero prostrato a terra, sentendo l’invocazione di queste figure percepivo che non ero da solo, ma in compagnia. Man mano che i loro nomi venivano proclamati, sentivo quasi la loro mano sulla mia spalla, come a dire: “Ci siamo anche noi con te”. Questo, tra i tanti momenti, è quello in cui ho sentito la vicinanza del Signore tramite i santi». Anche don Damiano è rimasto colpito dalla grande partecipazione: «Me ne sono accorto solo verso la fine, quando sono salito sul presbiterio e da lì ho visto l’assemblea, dato che prima ero rivolto solo verso l’altare. Pensavo che non mi sarei emozionato, avendo già vissuto l’ordinazione diaconale. Eppure mi sono lasciato andare: è stato bello abbandonarsi nelle mani del Signore». Dopo la celebrazione, in piazza Duomo, don Damiano e don Luca sono stati travolti dall’affetto di amici, compagni, intere comunità lì convenute. «Per me è stato come un “timelapse”, un video accelerato di tutta la mia vita – rivela don Damiano Terzo – ho visto le comunità incontrate, gli anni di formazione, i familiari, i parenti, tutti lì, in poco meno di mezz’ora». In attesa di conoscere la prima destinazione da preti novelli – che il vescovo comunicherà loro a fine agosto – don Luca e don Damiano continuano i loro servizi nelle comunità dove hanno vissuto il diaconato... ma non solo. Don Damiano Terzo, solo per citare uno dei numerosi impegni estivi, sarà uno dei delegati diocesani alla prossima Settimana sociale dei cattolici in Italia, in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio. Don Luca dedicherà l’estate all’attività pastorale, alla formazione personale «e anche al riposo». Entrambi celebreranno varie “prime messe” nelle parrocchie dove hanno vissuto il loro servizio.
Andrea Canton e Luca Bortoli