Docenti di sostegno fermi 60 mesi prima di chiedere trasferimento? Per Anief è troppo
Il vincolo quinquennale, previsto per questa tipologia di posto, prevede che nel frattempo la mobilità sia consentita solo all'interno della categoria. Anief raccoglie ricorsi. “Perché inibire il passaggio da sostegno a posto comune o curricolare?”
Il vincolo quinquennale per gli insegnanti di sostegno non è giusto e deve essere rivisto: lo chiede Anief, che raccoglie ricorsi sulla questione. Il vincolo decorre dall’anno scolastico di immissione in ruolo sul sostegno oppure, in caso di mobilità, dall’anno scolastico in cui si ottiene il movimento da materia a sostegno. A ricordarlo è la rivista Orizzonte Scuola , la quale sottolinea che nel computo del quinquennio, come chiarisce l’art.23 comma 8, si considera l’eventuale anno di decorrenza giuridica della nomina in ruolo ed è calcolato anche l’anno scolastico in corso. Il docente nel vincolo quinquennale, quindi, potrà partecipare alla mobilità soltanto per posti sul sostegno.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l’obbligo di permanenza per almeno 60 mesi sulla cattedra di sostegno è temporalmente esagerato: per questo motivo continuiamo a raccogliere i ricorsi presso il Giudice del lavoro : se vi sono le condizioni, per quale motivo l’amministrazione deve inibire, infatti, il passaggio da sostegno a posto comune o curricolare? Inoltre, perché non possono essere computati i servizi svolti su posto di sostegno durante il precariato? Siccome al ministero dell’Istruzione non vogliono ascoltare, allora le risposte le daranno i giudici”.
Come se non bastasse, ricorda ancora la rivista specializzata Orizzonte Scuola, un eventuale “passaggio di ruolo sul sostegno, del docente già titolare su questa tipologia di posto, determina un nuovo vincolo quinquennale, quindi il computo del quinquennio ricomincia. Come stabilisce il comma 11 del succitato art.23, i docenti che ottengono il passaggio di ruolo u posti di sostegno hanno l’obbligo di permanervi per un quinquennio”.
Anief ha dunque deciso di porsi come tramite per organizzare e patrocinare dei ricorsi, al Giudice del lavoro, contro questi vincoli assurdi. Può partecipare al ricorso il personale docente di ruolo su posto di sostegno che partecipa alle procedure di mobilità e che abbia svolto almeno cinque anni di servizio (interamente da precari o cumulando servizio da precari e servizio di ruolo) su sostegno. Per informazioni ed eventuali adesioni cliccare qui .