Diventare Amministratore di sostegno, a VolaBo un nuovo corso di formazione
Dal 20 ottobre al 24 novembre 2021 torna il percorso rivolto a cittadini e volontari interessati a diventare Amministratori di sostegno. Il corso è organizzato da SOStengo in collaborazione con l’Università del Volontariato di Bologna
“Essere un amministratore di sostegno significa svolgere un volontariato davvero di prossimità. Questo tipo di volontariato è un modo speciale di valorizzare la persona, la sua dignità, i suoi diritti. Ed è meraviglioso”. Luisa Balboni è Amministratrice di sostegno e Presidente di Alas Aps, Associazione libera amministratori di sostegno. Il progetto SOStengo, in collaborazione con l’Università del Volontariato di Bologna, organizza l’edizione 2021 del percorso formativo “Diventare Amministratore di sostegno”, un ciclo di 6 appuntamenti (dal vivo negli spazi di VolaBo, il csv cittadino o, in caso di necessità, online) che dal 20 ottobre al 24 novembre ha l’obiettivo di far conoscere alle persone interessate a intraprendere questo tipo di volontariato la panoramica delle diverse dimensioni che compongono l’amministrazione di sostegno: motivazionale, giuridica, relazionale, sociale e comunitaria. “Diventare Amministratore di sostegno volontario di una persona fragile – spiega VolaBo – non significa infatti provvedere alla sua assistenza, ma ‘esprimere la sua voce’ supportandola in quegli adempimenti che le consentiranno una migliore qualità di vita, più dignità, diritti. E non occorre essere degli esperti, il primo requisito è rappresentato da quel naturale senso di solidarietà sociale che spinge ad offrire aiuto a chi non ce la fa da solo”.
Il progetto SOStengo nasce a Bologna nel 2011 per far promuovere tra i cittadini la conoscenza della Legge 6/2004 sull’amministrazione di sostegno e fornire un supporto a coloro che svolgono un incarico tanto delicato. Avviato dall’Istituzione “Gian Franco Minguzzi” della Città metropolitana in collaborazione con il Tribunale di Bologna, VolaBo, Fondazione “Dopo di Noi” e Università, ha anche l’obiettivo di supportare gli amministratori di sostegno volontari e famigliari. Ma cos’è, esattamente, l’amministrazione di sostegno? Lo spiega la legge già citata (Legge n. 6 del 9/1/2004): “L’amministrazione di sostegno è rivolta a tutte le persone che per effetto di una menomazione, sia fisica che psichica, si trovano nell'impossibilità di provvedere, anche in via temporanea, ai propri interessi (anziani, disabili fisici o psichici, alcolisti, tossicodipendenti, malati) e che non hanno la piena autonomia nella vita quotidiana. La finalità precipua pertanto è quella di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente in grado di andare incontro alle loro esigenza, anche aiutandole ad affrontare problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro). Per questa ragione il ricorso per la nomina dell’amministrazione di sostegno deve specificare l’atto o le tipologie di atti per il quale è richiesta l’assistenza”.
Ambra Notari