Coronavirus, i tossicodipendenti non si ammalano? È l'ipotesi di Villa Maraini-Cri
L'ipotesi di lavoro tutta da verificare è "basata sul dato di fatto che il sistema immunitario del tossicodipendente è già molto provato da anni di inoculazione di sostanze di cui non si conosce né la composizione, né la concentrazione, né le contaminazioni con polveri, virus e batteri"
Secondo l'opinione pubblica i tossicodipendenti risultano ad alto rischio di infezione da Covid-19, ma dei 23.368 controlli effettuati su 623 utenti di Villa Maraini-Cri nessuno si e' ammalato di Covid-19. Questa la comunicazione che arriva direttamente da Villa Maraini-Cri e delinea l'ipotesi di lavoro, ancora tutta da verificare, "basata pero' sul dato di fatto- si legge nella nota- che il sistema immunitario del tossicodipendente e' gia' molto provato da anni di inoculazione di sostanze di cui non si conosce ne' la composizione, ne' la concentrazione, ne' le contaminazioni con polveri, virus e batteri". Questo stressa il suo sistema immunitario "rendendolo meno 'performante' nella risposta al contagio da Covid-19, indebolendo o annullando quella reazione infiammatoria massiva che sembra essere il passaggio obbligato di quanti si ammalano di coronavirus".
Non c'e' stata finora "la possibilita' di fare i tamponi- commenta Massimo Barra, fondatore della Fondazione- quindi non possiamo sapere quanti di loro siano asintomatici, ma e' noto come non basti contrarre il coronavirus per diventare sintomatici, si deve infatti innescare una reazione immunitaria del paziente che puo' essere cosi' violenta, da produrre un'infiammazione massiva responsabile delle conseguenze anche letali dell'infezione".
Con la cautela dovuta, dunque, "rispetto ad un fenomeno senza precedenti, e grazie ai dati che abbiamo raccolto fino ad ora su un'ampia rappresentanza della popolazione dei tossicomani della Capitale, possiamo dire che tale 'categoria' sia incapace di avere quella reazione iperergica e massiva al Covid-19 che porta alle peggiori conseguenze".
Se cosi' fosse, "questa deficienza del sistema immunitario dei tossicodipendenti si tramuterebbe in un fattore protettivo-continua- In ogni caso mentre queste sono ipotesi da verificare, i numeri che presentiamo sono effettivi e vedremo se anche quelli di maggio saranno in linea con questa ipotesi, che si aggiunge alle tante su questo virus-conclude Barra- di cui ancora non si sa nulla di certo".