Clima e disuguaglianze: il nuovo piano strategico della Fondazione di Comunità di Messina

Intervista a Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione. In 10 anni sono sei le aree siciliane riqualificate con oltre 150 imprese accompagnate con 400 posti di lavoro. Più 700 le persone aiutate con percorsi personalizzati. Presentate le linee guida per i prossimi 10 anni d'impegno sociale

Clima e disuguaglianze: il nuovo piano strategico della Fondazione di Comunità di Messina

Dieci anni di cura concreta del territorio, attraverso la valorizzazione di tutte le sue risorse in un processo di ricerca e azione che ha aiutato più di 700 persone. A parlarne è Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina che, oggi pomeriggio, presenterà le linee guida del nuovo Piano Strategico della Fondazione per i prossimi dieci anni.  L'evento si inserisce nell'ambito dell'Horcynus Lab Festival che si svolge in questi giorni e fino a domenica 10 ottobre. Al centro dei diversi incontri ci saranno i temi dello sviluppo equo-sostenibile dei territori per contrastare le diseguaglianze economiche e  sociali ed i mutamenti climatici.

Tre, infatti, sono i punti centrali di approfondimento su cui si sta lavorando in questi giorni: la presentazione del Piano Strategico della Fondazione per la crescita del welfare di comunità, lo sviluppo sostenibile, la sperimentazione e l'innovazione sociale; la presentazione del "Polo Olivettiano" di Roccavaldina, in provincia di Messina, dove si sperimenterà la produzione di bioplastiche dalle trebbie di scarto della produzione di birra; l'incontro fra la produzione tradizionale del Pizzo a Tombolo delle donne di Mirabella Imbaccari con il design e la moda contemporanea per valorizzare la produzione tradizionale - nella formazione professionale delle giovani generazioni - e l'inserimento di una produzione artigiana nella moda.

Dieci anni di impegno sociale e una prospettiva di crescita del territorio siciliano...
Questi dieci anni sono stati un processo di ricerca e azione che ha avuto come principale obiettivo quello di sperimentare nuovi paradigmi sociali che fossero capaci di essere inclusivi, giusti e sostenibili. Tutto questo ha portato, nel tempo, ad un grosso impatto significativo nel territorio: sono oltre sei le aree siciliane riqualificate con oltre 150 imprese accompagnate con circa 400 posti di lavoro. Inoltre sono state più di 700 le persone aiutate ed accompagnate all'interno di processi e percorsi personalizzati. Non lavoriamo su progetti ma sulla nascita di processi integrati e generativi di poli permanenti di riqualificazione urbana, per una economia produttiva inquadrata in modelli di welfare comunitario. Per esempio Messina ha il più alto disagio abitativo del mondo occidentale, dove ancora 2 mila famiglie vivono nelle baraccopoli originariamente nate dopo il terremoto del 1908. In questo contesto, la Fondazione ha sperimentato un programma fortemente innovativo, con cui oltre 650 persone sono andate a vivere in una casa scelta di cui circa la metà in una casa di proprietà. Tra le 150 imprese accompagnate, c'è stata la ripresa della produzione del birrificio Messina aiutando i lavoratori a mettersi in cooperativa. Considerando come pure i cittadini di Messina hanno risposto molto bene a questo rinascita dell'impresa, questo è un esempio di come i mercati possono essere pensati come dei beni relazionali e non come l'esito esclusivo di competizioni economiche egoistiche.

Cosa prevede il Piano Strategico per i prossimi dieci anni?
Tutto il Piano Strategico ruota intorno a due snodi: la necessità di contrastare le diseguaglianze economiche e sociali e la necessità di contrastare i processi di mutamento climatico. Sono questi i due grandi snodi tematici culturali ed etici. Nei prossimi anni la Fondazione trasformerà tutte le polarità spaziali in una rete di infrastrutturazione educativa, che chiamiamo i Parchi della Bellezza e della Scienza. Questi parchi, rispettando le identità dei territori in cui si trovano, hanno la finalità di essere dei poli educativi e poli di trasferimento sul territorio di processi di crescita in rete tra più realtà: attorno ai parchi si concentrano sistemi socio-economici caratterizzate da associazioni, imprese e cooperative vecchie e nuove. Questi parchi all'inizio saranno sei ma l'obiettivo di questi anni sarà quello di aumentarne il numero, con dei fondi dedicati, nella sponda sud del Mediterraneo.

Tra i nuovi processi virtuosi c'è la presentazione del "Polo Olivettiano"
Sì, a Roccavaldina, in provincia di Messina, dalla riqualificazione del polo industriale Olivettiano abbandonato,  si sperimenterà la produzione di bioplastiche dalle trebbie di scarto della produzione di birra, nell'ottica sistemica e di economia circolare. Ci sarà uno spazio dedicato pure alla ricerca e alla formazione sulla realizzazione dei bio-materiali ricavati dagli scarti delle produzioni agro-alimentari.

Il terzo punto riguarda  Palazzo Biscari di Mirabella Imbaccari
A Palazzo Biscari di Mirabella Imbaccari, in seguito alla donazione delle suore dorotee, sta nascendo quello che noi chiamiamo il "Parco dei saperi". Stiamo provando a dare nuova vita al Palazzo in termini contemporanei pur mantenendo e avendo cura delle sue radici. In particolare, sarà un luogo dove vivono insieme, memoria e saperi del fare e della relazione. E' un palazzo che assume soprattutto una veste educativa e sociale molto importante con due teatri e campi sportivi. Tutte le ex scuderie sono state trasformate in un archivio storico dei fatti di mafia siciliani. Verrà custodita pure la splendida collezione del Pizzo a tombolo con tutti i suoi antichi materiali intrisi di storia e tradizione. Ci sarà anche un piccolo campus residenziale per ospitare i seminari internazionali per i corsi formativi della fondazione partendo dal corso di conservazione e restauro per l'arte contemporanea. Inoltre c'è tutta un'area dedicata alle nuove produzioni con la riattivazione del laboratorio sociale delle donne per il Pizzo a tombolo che stiamo provando a collegare con i principali design di moda e di gioielli nazionali. Un'altra ala del palazzo sarà un polo di innovazione tecnologica di tipo informatico.

Serena Termini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)