Cazzago. In molti alla serata per i trent’anni dalla morte di don Tonino Bello
Giovedì 20 aprile la chiesa parrocchiale di Cazzago si è riempita di giovani e adulti che hanno accettato l’invito del circolo Acli locale a una serata di ricordo e approfondimento del messaggio e dello stile di mons. Antonio Bello, per tutti don Tonino, vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi di cui, proprio il 20 aprile, ricorrevano i trent’anni dalla prematura scomparsa a causa di un cancro che ha messo fine alla sua vita terrena all’età di 58 anni.
«È stata una serata evocativa, nella quale abbiamo tentato di rievocare lo stile ecclesiale e non solo di don Tonino, per farlo conoscere alla nostra gente – racconta Gianni Simonato, vicepresidente del circolo Acli – In chiesa i nostri giovani hanno cantato Oh freedom, come i giovani di Molfetta fecero nell’imminenza della morte del vescovo, e poi abbiamo avuto la testimonianza di Paolo Della Rocca, psicologo di Mira che nel 1992 partecipò al viaggio a Sarajevo organizzato da Beati i costruttori di pace, a cui anche don Tonino prese parte. Ci siamo concentrati sulla sua visione di Chiesa, sulla pace e la non violenza e sull’attenzione per i poveri e i migranti». La serata si è conclusa con l’ascolto dell’ultima omelia di don Tonino sull’ironia di Dio e il canto del Magnificat, come fece mons. Luigi Bettazzi sul letto di morte di mons. Bello. L’appuntamento ora si rinnova per la serata del 10 maggio, nel centro parrocchiale di Cazzago, per l’incontro con don Nandino Capovilla, parroco a Marghera, già membro di Pax Christi, che tornerà sull’attenzione per gli ultimi di don Tonino.