Caregiver familiari, sbloccato il fondo. Tre indicazioni per valorizzare le risorse

Dopo tre anni, riparto tra le regioni del fondo per il sostegno dei caregiver familiari. Confad: “La pandemia ha aggravato il carico di accudimento, assistenza e responsabilità dei caregiver: urgenti misure di sostegno, ora possibili grazie alle risorse stanziate”

Caregiver familiari, sbloccato il fondo. Tre indicazioni per valorizzare le risorse

Il bisogno c'è, anzi l'urgenza. Le risorse, anche. Ora non resta che fare presto e fare bene, perché il fondo per il sostegno dei caregiver familiari raggiunga il suo scopo. E' quantyo chiede il Coordinamento nazionale famiglie con disabilità (Confad), commentando così la notizia dello sblocco e del riparto del fondo, dopo tre anni di attesa: “L'utilizzo delle risorse sia corretto e sollecito – domanda Confad - Alla luce dell’esperienza vissuta dai caregiver familiari nell’attuale fase pandemica, con l’intensificazione del loro carico di accudimento, assistenza e responsabilità nei confronti di un parente convivente con disabilità grave non autosufficiente e l’isolamento di fatto subìto, Confad ha condotto nel 2020 due sondaggi a livello nazionale, uno nella prima fase dell’emergenza Covid, ed uno nella fase 2, che hanno permesso di mettere nero su bianco, numeri alla mano, le pesantissime condizioni cui hanno dovuto far fronte i caregiver familiari”. E proprio alla luce dei risultati dei sondaggi, “i caregiver familiari necessitano con urgenza di misure di sostegno, eque ed equilibrate, ora attuabili attingendo anche ai fondi di riparto messi a disposizione delle regioni con nota ministeriale dal dipartimento per le Politiche della famiglia - decreto 27 ottobre 2020 'Criteri e modalità di utilizzo delle risorse del fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare per gli anni 2018-2019-2020' (GU Serie Generale n.17 del 22 gennaio 2021)”.

A questo punto, occorre “utilizzare queste disponibilità finanziarie per attuare un’opportuna regolamentazione delle misure di sostegno per i caregiver familiari”. A questo scopo, Condaf indica tre linee d'azione: primo “occorre che si identifichi la platea dei destinatari, individuando un criterio di priorità in base all'intensità di cura del familiare convivente accudito (anni di effettiva convivenza ed assistenza) e in base alla possibilità o meno del caregiver familiare di conciliare attività lavorativa e accudimento”; secondo, “è necessario prevedere per il caregiver familiare un’indennità mensile per l’incarico di cura continuativa, prospettando la priorità ai caregiver familiari monoreddito, o qualora siano genitori, nuclei monoparentali. Tale indennità – precisa Confad - non deve essere considerata come un reddito, ma come indennizzo per il pesante carico psicofisico al quale sono sottoposti, e non dovrà essere in alcun modo decurtato da qualsiasi altro provvedimento preso per la persona con disabilità. È necessario evidenziare – precisa Confad - che l'esiguità del fondo non può coprire in modo sufficiente le misure di sostegno contributive, economiche, assicurative e sanitarie che da anni Confad chiede per la tutela dei caregiver familiari”. La terza raccomandazione parte dalla “forte preoccupazione che questi fondi possano essere invece impiegati (come abbiamo già visto fare in alcune regioni in passato) con provvedimenti atti a fornire sostegno psicologico, o per iniziative di sensibilizzazione, informative, culturali, poiché in questo caso sono indiscutibilmente prioritari gli interventi di sostegno economico, come peraltro indicato anche nelle finalità del fondo di riparto come da nota ministeriale. Per questo Confad ha recentemente inviato una nota ufficiale a tutte le regioni, manifestando la propria disponibilità per il diretto coinvolgimento quale organizzazione rappresentativa delle persone con disabilità e dei caregiver familiari, e in futuro non mancherà di monitorare puntualmente la situazione, al fine di verificare il corretto utilizzo di queste risorse economiche”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)