Berici: sui passi degli uomini preistorici

Barbarano Mossano Una nuova esposizione archeologica a palazzo dei Canonici (arricchita da video) esplora il legame profondo tra uomo ed ecosistema dei Colli

Berici: sui passi degli uomini preistorici

I Colli Berici sono notoriamente considerati la “casa” dei Neanderthal, che vi hanno lasciato tracce significative in quei covoli (grotte abitate), che nel tempo hanno riconsegnato alla nostra memoria il loro passaggio. Storia antica e moderna che torna a incontrarsi, sotto il segno di quella ricerca archeologica che da decenni è oggetto di studi da parte di alcune università italiane. Questioni morfologiche, certo, per via del calcare friabile che poi la storia ci consegnerà come “pietra di Nanto”, frutto di una lontanissima barriera corallina, che ha così dato origine ad anfratti di media o alta collina. Luoghi turistici oggi. Case o rifugi preistorici ieri. Così i Berici continuano a far parlare di sè, vuoi per ritrovamenti archeologici come geologici (fossili). Due aspetti della stessa medaglia (del medesimo paesaggio) che in loco hanno avuto scarsa attenzione. Tanto che non esiste un “museo archeologico dei Berici”, se si esclude quello di Santa Corona di Vicenza. Ora, nel risveglio culturale e turistico, spuntano alcune volontà che rendono questo affascinante mondo “primitivo”, una vera riscoperta. Un segnale arriva da Barbarano Mossano (Vicenza) dove, a metà giugno, è stata inaugurata una piccola esposizione archeologica dedicata a “Selci e georisorse dei Berici: dal paleolitico all’antropocene”, ospitata nello storico Palazzo dei Canonici, in pieno centro paesano. È l’Amministrazione a farsene carico, mettendo a disposizione due sale, trasformate in spazi espositivi e didattici sulla cultura antica del territorio. Una contenuta macchina del tempo, dalla preistoria fino all’epoca moderna, esplorando il legame tra uomo ed ecosistema dei Colli, rappresentato da reperti archeologici, ricostruzioni sperimentali e spiegazioni, compresi alcuni video (www. esposizionearcheologicaberica. it) che mostrano gli scavi archeologici condotti dall’Università di Ferrara con il compianto prof. Alberto Broglio: dalle grotte ai covoli-cava-casa del tardo medioevo, fino ai rifugi durante le grandi guerre del Novecento. (A. G.)

Lavoro tra più istituzioni per un risultato comune

La mostra è curata da Esposizione archeologica berica, Università di Ferrara e Soprintendenza di Verona, Rovigo e Vicenza (Stefano Bertola, Marco Peresani, Nicola Dal Santo). Progetto scientifico: Ambra Tosetto; direzione artistica, allestimento e supporti multimediali: Francesco Marangoni.

Colli Euganei

Si tiene sabato 29 giugno il primo evento destinato a promuovere il progetto Museo del territorio dei Colli Euganei (nato a fine 2023). Si tratta di una cena-degustazione, con preparazione di semplici piatti della tradizione locale, accompagnata da brevi note storiche (a cura di Sergio Giorato) che riportano il piatto al contesto sociale e culturale in cui nasce. Luogo dell’appuntamento è la trattoria Alla Chiesa di Castelnuovo di Teolo. (Info e prenotazioni 049- 9925098). Rivolto alla raccolta delle molteplici testimonianze relative al territorio euganeo, il Museo è concepito in forma digitale (museodelterritorio deicollieuganei.it).

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