Bassirou, dal Burkina Faso al palco del Ted di Bologna

Artigiano della pelle nella cooperativa di moda etica Cartiera, Bassirou Zigani, 29 anni, è stato ospite del tradizionale format di brevi conferenze che ha animato il capoluogo emiliano-romagnolo domenica 13 settembre. “Ho avuto l’occasione di raccontare la mia storia nella piazza principale della città, per me un risultato emozionante e inaspettato”

Bassirou, dal Burkina Faso al palco del Ted di Bologna

Dal Burkina Faso a Lama di Reno, sugli Appennini in provincia di Bologna, per “tessere” amicizie e “cucire” nuove relazioni. È Bassirou Zigani, 29 anni, che dalla capitale Ouagadougou è arrivato in Italia con una passione: quella della sartoria. Non si sarebbe mai immaginato che il suo sogno si sarebbe avverato, con un contratto a tempo indeterminato a Cartiera, cooperativa sociale che produce accessori e borse in pelle, riciclando materie prime di alta qualità, dando lavoro a richiedenti asilo e persone in condizione di svantaggio. Ed è stato proprio Bassirou uno dei protagonisti del TEDxBologna, tradizionale format che propone interventi di 18 minuti di persone illuminate o con storie particolari, che ha animato piazza Maggiore domenica 13 settembre nell’evento intitolato “Outsider”.

“Ho sempre avuto la passione della moda – racconta Bassirou –. In Africa ho lasciato le scuole superiori per fare il sarto, ma non avevo mai lavorato la pelle. Quando sono arrivato in Italia, dopo soli quattro mesi ho avuto l’occasione di fare una formazione, grazie alla cooperativa Lai-Momo: questo mi ha aperto un sacco di porte. Nel 2017 sono stato il primo assunto di Cartiera, e ora ho avuto l’occasione di raccontare la mia storia nella piazza principale di Bologna: sono molto emozionato”.

All’inizio Cartiera era una piccola realtà, che man mano si è allargata: “Adesso in laboratorio siamo 6 o 7 persone – spiega Bassirou –. Ci sono tante mansioni: scegliere le pelli, tagliare, cucire, montare, controllare la qualità… io di solito mi occupo del montaggio, anche se ormai so fare un po’ di tutto”. L’obiettivo della cooperativa è la creazione di nuove opportunità di impiego per migranti e richiedenti asilo, la riscoperta di abilità artigianali qualificate, il recupero di materie prime altrimenti destinate allo smaltimento, ma anche il ripopolamento di ex aree industriali: Cartiera infatti è situata all’interno dell’ex complesso industriale della cartiera di Lama di Reno, vicino a Marzabotto, chiusa nel 2006 dopo mezzo secolo di produzione.

Bassirou per quattro anni ha vissuto proprio a Marzabotto: “Lì ho trovato una comunità che mi ha accolto. 
Appena arrivato ho conosciuto tante persone, soprattutto grazie al teatro: sono subito entrato a far parte del gruppo ‘Laboratorio per l’arte’ e la regista, Valentina, è stata la prima persona a cui mi sono avvicinato. Mi ha aiutato tantissimo: a quel tempo non parlavo bene l’italiano e lei mi ha sempre spronato. Ripetevamo insieme la parte, mi aiutava a capire il tema dello spettacolo, e così ho migliorato molto il mio livello di italiano”.

Grazie al suo stipendio, oggi Bassirou riesce a mantenere la sua famiglia in Burkina Faso, e ha preso in affitto una stanza a Casalecchio di Reno, in casa con un amico. Sta anche terminando le superiori e l’anno prossimo prenderà la maturità. Durante l’evento TEDxBologna, ha parlato della sua storia di integrazione, che gli ha portato un regalo inaspettato: una comunità di cui fare parte, una famiglia fatta di nuovi amici e un mestiere che lo gratifica.

Oltre a lui, altri sette protagonisti si sono alternati sul palco raccontando i loro progetti, le difficoltà che hanno incontrato sul proprio percorso e i traguardi futuri. Gli “outsider” quest’anno abbracciavano i più disparati campi: medici in prima linea in tempi di pandemia, architetti futuristi che vedono su Marte spazi abitativi alternativi, musicisti controcorrente, sportivi, esperti di tecnologie e comunicazione, dirigenti che hanno toccato con mano una delle realtà tecnologicamente più innovative del secolo, appassionati scrittori di personaggi fuori dal comune. Tra loro anche Andrea Marchesini Reggiani, presidente di Lai-Momo, che ha parlato di come creare lavoro per i migranti e generare valore affrontando i problemi da prospettive inedite.

 “In futuro mi piacerebbe aprire un’attività mia, magari continuando a produrre borse – conclude Bassirou –. Ma per il momento è ancora un progetto lontano: quello che è certo è che voglio rimanere nel mondo della moda, che è la mia passione da sempre”.

Alice Facchini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)