Assegno unico per figlio, primo passo compiuto

Via libera all'unanimità, con un solo astenuto, da parte della Camera dei deputati, al disegno di legge delega che istituisce l'assegno unico per figlio: ora si va al Senato. La ministra Bonetti: "Un momento storico". Il relatore Lepri: "Non mi sembra vero"

Assegno unico per figlio, primo passo compiuto

Via libera di fatto unanime, con 452 voti favorevoli e un solo astenuto. La Camera ha approvato la proposta di legge voluta dalla maggioranza e dal governo e volta a riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale. E' il primo pilastro del Family Act voluto dal governo, realizzato concretamente in ambito parlamentare con l'esame del ddl a prima firma Delrio e delle proposte abbinate e collegate (i progetti di legge Gelmini e Locatelli). Alla fine, il via libera al testo - che è cambiato leggermente rispetto alla versione approvata in Commissione - è stato sostanzialmente concorde da parte di tutte le forze politiche.

La ministra Bonetti: "Un momento storico"

"La Camera - il commento immediato della ministra della Famiglia, Elena Bonetti - ha appena approvato all'unanimità l'assegno unico e universale. È davvero un momento storico per il Paese e lo è per la politica, che con un voto trasversale rimarca l'assunzione di una responsabilità piena e importante, di tutti, per le famiglie. Un segnale bello da questo parlamento. La politica che si mette tutta a servizio di tutti, a servizio del Paese. Il Family Act è nato come un sogno alla Leopolda ma è qualcosa di molto concreto, abbiamo voluto che partisse al più presto per rispondere subito alle attese che le famiglie hanno da anni. Primo atto è l'assegno, frutto di un percorso condiviso con le associazioni familiari a cui siamo grati per le sollecitazioni e il costante contributo costruttivo. Abbiamo voluto che fosse universale, per tutti i bambini. Unico, perché occorre più semplificazione. Stabile, ogni mese fino ai 21 anni, perché i ragazzi sono il nostro futuro da proteggere e accompagnare".

Il relatore Lepri: "Non mi sembra vero"

"Non mi sembra vero", sono invece le prime parole di Stefano Lepri (Pd), il relatore del testo. "Dopo anni di proposte, illusioni, confronti e scontri - afferma - oggi finalmente abbiamo compiuto il primo, ma decisivo, passo. La Camera ha approvato la proposta di legge, che istituisce l’Assegno unico e universale per i figli a carico. Non abbiamo finito, perché servono ancora il passaggio al Senato e i decreti legislativi. E, soprattutto, servono nuovi fondi, che dovremo trovare: non sarà facile. Ma senza la cornice, cioè le fondamenta legislative che oggi abbiamo costruito, ogni ulteriore avanzamento sarebbe stato impossibile". "Un’idea che ho maturato (peraltro già applicata in altri Paesi) diversi anni fa è diventata così, via via, un patrimonio comune. Partiti, associazioni e sindacati hanno infatti progressivamente convenuto. Fin dal 2014 - con un disegno di legge largamente condiviso, poi ripresentato nel 2018 - avevamo proposto di unificare le troppe, complicate e inique misure previste per i figli. Di semplificarle e di renderle per tutti. Di garantire una continuità nell’erogazione e di potenziarne gli importi. Ecco, tutto questo è stato votato oggi". "La politica - continua il deputato del Pd, che è responsabile terzo settore della segreteria - ha così scritto una bella pagina. Grazie al Pd, che ci ha creduto, a cominciare dal capogruppo Graziano Delrio. E anche grazie al sostegno, all’affetto, ai suggerimenti e all’apprezzamento di tanti tra voi. Questo - conclude - è il risultato di un comune sentire".

Il Forum Famiglie: "Partita lunga, ma abbiamo fatto un goal"

"Ancora la partita è lunga, ma abbiamo fatto un goal. Ed è un goal pesante. L’assegno unico-universale è passato alla Camera. Adesso deve passare al Senato". A dirlo è il presidente del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo. "Un grazie sincero - dice De Palo - al relatore Stefano Lepri che ha voluto con insistenza questa legge, a Graziano Delrio che ha mantenuto le promesse fatte, alla Elena Bonetti che ci ha creduto anche quando sembrava remare contro. Ma un grazie anche alla responsabilità e all’onestà intellettuale di Alessandra Locatelli della Lega, Maresa Bellucci di Fratelli d’Italia, Antonio Palmieri di Forza Italia che hanno mostrato che viene prima il bene comune e poi gli interessi di partito. Abbiamo scritto una bella pagina di questo Paese". E rassicura chi è alle prese con le prime paure: "Nessuno - lo ripeto - prenderà meno di quanto prende adesso!". 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)