Anziani non autosufficienti, Auser denuncia: “Poco o nulla nei programmi dei partiti"

Con il Covid19 il tema degli anziani è esploso in tutta la sua drammaticità. Con la crisi di Governo e l’indizione delle elezioni, secondo l'organizzazione, ci si sarebbe aspettati, dunque, una grande attenzione al tema degli anziani. Ma non è così...

Anziani non autosufficienti, Auser denuncia: “Poco o nulla nei programmi dei partiti"

“Con il Covid19 il tema degli anziani è esploso in tutta la sua drammaticità per il suo impatto: circa 161 mila anziani morti negli anni 2020-2021 (dati dell’Oms e le stime dell’Istat-Iss). Sembrava si fosse capito che i problemi degli anziani, più di un quarto dell’intera popolazione, non erano riconducibili ai soli trattamenti pensionistici, ma richiedevano un’attenzione pubblica complessiva sulla loro condizione di vita. Con la crisi di Governo e l’indizione delle elezioni ci si sarebbe aspettati, dunque, una grande attenzione al tema degli anziani”. Ma le aspettative sono andate deluse: a denunciarlo è Auser, che ha esaminato i programmi politici delle diverse forze politiche: “In rapporto ad uno degli aspetti più drammatici, la non autosufficienza, la campagna elettorale segna un punto di arretramento grave rispetto al dibattito preelettorale. Questo malgrado il confronto nel Paese sulle misure necessarie per la tutela delle fragilità in età anziana, le importanti proposte di riforma in merito alle quali si ricorda l’appello del Network Non Autosufficienza: 'Proteggete gli anziani non autosufficienti dalle conseguenze della crisi politica', la previsione della riforma della non autosufficienza nel Pnrr”.

La delusione è dunque grande: “Dall'analisi dei programmi emerge chiaramente, infatti, come nessun programma, ad eccezione di quello del Partito Democratico, fa riferimento a quanto elaborato negli ultimi mesi in merito alla riforma della non autosufficienza. Difficile comprendere il significato di questa assenza, tenuto conto che le proposte di riforma sono state il frutto di un esteso e approfondito confronto che ha coinvolto le principali competenze in materia. Tant’è che, mentre sarebbe bastato assumere nei programmi lo stato di avanzamento della riforma e l’impegno a vararla una volta insediato il nuovo Parlamento, di fatto le proposte o sono del tutto assenti (Impegno civico e Cinque stelle), o molto vaghe e disarticolate (Alleanza Verdi e Sinistra, +Europa, Azione Italia Viva, Fratelli d’Italia), o del tutto prive di un impianto di vera riforma (Forza Italia, Lega)”.

Le proposte dei Partiti per la non autosufficienza

Nel dettaglio, riguardo il programma dei diversi partiti, “il Pd esprime la sua volontà ad approvare 'la riforma della non autosufficienza proposta dal Ministro Orlando con un incremento del finanziamento pubblico per l’offerta di interventi e servizi e garantiremo riconoscimento e tutele ai caregiver.'. Si impegna inoltre a: dimezzare al 2027 i tempi massimi delle liste di attesa per esami diagnostici e interventi, riformando l’attuale Piano Nazionale Governo Liste d’Attesa; potenziare l’Assistenza territoriale in tutto il territorio nazionale, per dare concreta attuazione alla sfida della prossimità delle cure; istituire lo psicologo per le cure primarie. Ribadisce la volontà, alla luce di quanto emerso dal lavoro della Commissione Paglia, di dare una risposta ai bisogni della persona anziana. Per realizzare questi obiettivi il Pd ritiene necessario adeguare il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale, allineandolo progressivamente ai grandi Paesi europei, e rafforzare la sua capacità di garantire il diritto alla salute in maniera più omogenea in tutte le Regioni”.

L'alleanza Verdi e Sinistra “propone come primo passo un aumento del fondo sanitario di 10 miliardi nei prossimi tre anni, a cui fa seguito una serie articolata di proposte finalizzate al miglioramento del Ssn. Il tema della non autosufficienza e marginalità viene trattato in un paragrafo dedicato, dove si propone che anziani e persone con disabilità debbano poter essere assistiti a casa loro con gli adeguati supporti ai loro familiari e a tutti i caregiver interessati; che sia valorizzato il ruolo del Terzo Settore, in grado di coadiuvare efficacemente il SSN, con incentivi economici e di servizi e che sia superata la dimensione di isolamento delle Residenze per Anziani, guardando ad esperienze positive all’estero dove le RSA sono collocate nei quartieri accanto a centri per l’infanzia e a scuole, sono rese accessibili alla popolazione offrendo una idea di integrazione con il tessuto sociale”.

+Europa “propone: l’adeguamento strutturale, finanziario e gestionale, in modo integrato, di tutti e tre i pilastri con una visione sistemica al momento mancante; investimenti sull’assistenza residenziale e domiciliare per la popolazione fragile, anziani, non autosufficienti o con disabilità e su nuovi modelli di Farmacie di comunità. Riguardo alla Integrazione tra sanitario e sociale, + Europa propone: l’unificazione, rafforzamento e integrazione della rete di servizi sociali e sanitari tramite una riforma del sistema che preveda un’unica catena di comando”:

Il Movimento 5 Stelle “propone di: potenziare gli strumenti per i percorsi di vita indipendente delle persone con disabilità e non autosufficienti; definire e potenziare le tutele per i caregiver. E ìsilver cohousing' e socio bonus per creare condizioni di vita migliore per gli anziani”.

Azione Italia Viva propone di istituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Dipartimento per la Terza Età; di istituire la figura di Garante dei Diritti della Terza Età; di definire Linee Guida Nazionali per i Centri Sociali per Anziani”.

Fratelli d'Italia “ si propone: l’abbattimento delle barriere; il completamento della regolamentazione del caregiver familiare; sostegno agli enti del Terzo settore, in particolare quelli impegnati nell’assistenza a persone in difficoltà economica e abitativa”. Inoltre, “sostegno ai Comuni per la realizzazione di nuovi centri sociali. Incentivare attività di housing sociale di coabitazione tra over 65 e la coabitazione intergenerazionale”. Nessun riferimento specifico, però, ad anziani e no autosufficienza.

“Le proposte di Forza Italia per la non autosufficienza sono: rafforzamento delle tutele per i caregiver; agevolazioni per l’accesso alle RSA; istituzione del Ministero della terza età e del Garante dei diritti per la terza età”. Mentre la Lega “propone di implementare il piano nazionale triennale per la non autosufficienza, attraverso maggiori risorse: integrando nel piano l’obiettivo di realizzazione di un fondo unico nazionale che attraverso il budget di progetto; maggiore controllo e monitoraggio del livello di servizi erogati; linee guida per pensare ad una riforma dei Centri diurni. Per le RSA propone di: definire nuovi standard organizzativi e strutturali; adottare un sistema univoco nazionale di classificazione e valutazione multidimensionale dei bisogni delle persone assistite, coerente per i diversi livelli assistenziali residenziale, semi-residenziale e domiciliare. Infine la Lega propone l’Istituzione Ministero della Terza Età”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)