Anziani maltrattati, "piaga invisibile". Il peso della pandemia
HelpAge denuncia una condizione che secondo l'Oms riguarderà 350 milioni di persone nel 2050. La la pandemia ha causato un maggior isolamento e aumentato i rischi di violazione dei loro diritti. "Nel mondo le persone anziane soffrono in silenzio, perché non sanno come denunciare"
Nella Giornata mondiale di sensibilizzazione sugli abusi verso gli anziani (che dal 2011 si celebra 15 giugno) HelpAge ricorda i dati dall’Organizzazione mondiale della sanità (2017) basati su 52 studi in 28 paesi, secondo cui ha conosciuto questa condizione almeno una persona anziana su 6 nel mondo, circa 146 milioni di over60. Vista la tendenza globale all’invecchiamento della popolazione, l’Oms stima che gli anziani abusati saranno 350 milioni nel 2050.
“Si possono violare i diritti degli anziani in molti modi, anche senza giungere alla violenza fisica o verbale. Ad esempio, privandoli della loro dignità lasciandoli con abiti sporchi, non fornendo la necessaria assistenza quando sono impossibilitati a muoversi, privandoli del cibo, dei farmaci, delle relazioni sociali e familiari. - sottolinea HelpAge - A questa situazione già allarmante, ma purtroppo ‘silenziosa’, si aggiunge che ovunque la pandemia ha causato un maggior isolamento delle persone anziane,con una palese violazione dei loro diritti”.
E' questo il tema del rapporto “Bearing the brunt ”, pubblicato da HelpAgeInternational, rete che riunisce oltre 154 associazioni in tutto il mondo che lavorano con e per le persone anziane, che evidenzia come durante la pandemia nei paesi a basso e medio reddito le misure restrittive abbiano aumentato il rischio di abusi, incuria e maltrattamenti; siano stati trascurati i problemi di salute cronica delle persone anziane e le persone anziane siano invisibili nelle statistiche ufficiali sull'impatto del covid-19. Il rapporto dà voce a coloro che non sono stati ascoltati, utilizzando informazioni raccolte in Etiopia, Kenya, Malawi, Moldavia, Pakistan e Ucraina oltre a interviste con persone anziane di 14 paesi a basso e medio reddito.
Analizzato anche il "caso Italia" dove la letalità a causa del covid è fra le più alte in Europa: 3,1% contro una media del 2,4%. Secondo uno studio condotto dall’Inapp (IstitutoNazionale Analisi Politiche Pubbliche) "l’età media della popolazione italiana e le condizioni di salute delle persone anziane non sono sufficienti a spiegare il fenomeno, che invece va visto valutando la diffusa fragilità degli anziani sempre più relegati nellestrutture assistenzialie troppo spesso privi di adeguata assistenza domiciliare, ed è quindi necessario promuovere lo sviluppo di un sistema organico di politiche di sostegno all’invecchiamento attivo". "L’Italia ha pagato un prezzo troppo alto di vite umane ed è anche in questo contesto che vanno visti abusi, maltrattamenti e violazione dei dirittidelle persone anziane. - spiega Emilia Romano, Direttore Generale di HelpAge – e possono anche sentirsi minacciate da chi abusa o stigmatizzate se chiedono aiuto. Vogliamo invece tutti poter invecchiare mantenendo la nostra dignità e i nostri diritti".
Per fermare questa "piaga invisibile" HelpAge Italia sta portando avanti un importante progetto pilota, in partnership con la struttura comunale Ser.S.a di Belluno, per garantire la tutela degli anziani da malpratiche, abusi e maltrattamenti all’interno delle Strutture Assistenziali e dei servizi agli anziani. Le segnalazioni in proposito purtroppo sono infatti poco frequenti rispetto alla realtà del fenomeno, ma comunque diffuse su tutto il territorio nazionale. “Il progetto è ancora in corso – spiega Emilia Romano - e la nostra ambizione è che venga poi adottato come modello e buona prassi da estendere a tutto il territorio nazionale,per ogni struttura di questo tipo, affinché il nostro paese diventi invece un’avanguardia nella tutela da incuria, abusi e maltrattamenti delle persone anziane”.