Amori in stand-by. Anteprima Sky-Now, la miniserie “Un Amore”
Diretta da Francesco Lagi, prodotta da Cattleya. Protagonisti Stefano Accorsi (anche ideatore) e Micaela Ramazzotti
Love Is All Around. Curiosa coincidenza l’uscita di due titoli simili nella settimana di san Valentino. Al cinema dal 14 febbraio con Lucky Red c’è l’acclamato dramma sentimentale “Past Lives” della regista Celine Song. Un’opera che ruota su un’idea semplice, ma sviluppata in maniera originale, con intensità e poesia: il racconto di un amore che sboccia da giovani e prova a resistere al tempo, tra cambiamenti di vita, di Paese e lavoro. Sullo stesso terreno anche la miniserie “Un Amore”, dal 16 febbraio su Sky e Now. Firma la regia Francesco Lagi, mentre l’ideazione è di Stefano Accorsi con Enrico Audenino: un amore tra due giovani che detona come una granata in un viaggio in Interrail, per poi rincorrersi per decenni via lettera. Protagonisti Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Beatrice Fiorentini, Luca Santoro, Alessandro Tedeschi e Ottavia Piccolo.
Emozioni in viaggio. Spagna, estate fine anni ’90. I diciottenni Anna e Alessandro si conoscono su un treno diretto a Barcellona, durante un Interrail. Il loro è un incontro casuale, quasi uno scontro, che lascia però un segno un segno profondo, al punto da decidere di rimanere in contatto via lettera. Vent’anni dopo a Bologna sono di nuovo faccia a faccia: Anna è sposata con Guido, con un figlio che vive a Londra; Alessandro è un affermato architetto sempre in viaggio, che torna in città per stare vicino alla madre Teresa. Un incontro rimescolerà le carte…
Pros&Cons. “L’amore che raccontiamo è un amore mai vissuto realmente, per questo pronto per essere vissuto in pieno […]. Un amore di molti anni, fatto solo di parole, di lettere spedite e ricevute, di attese e di conferme, di suggestioni e di sentimenti raccontati”. Sono le parole del regista Francesco Lagi – suoi il doc “Zigulì” (2019) e la serie “Summertime” (2020-22) –, che tracciano con chiarezza il perimetro della nuova serie Sky Studios realizzata insieme a Cattleya, casa di produzione che con questo lavoro si smarca dal consueto binario crime visto nelle serie “Romanzo criminale”, “Gomorra” e “Suburra”. “Un Amore” mette a tema i sentimenti e le loro sfumature. Dove sta la novità? Di certo non nel soggetto, ampiamente sviluppato tra grande e piccolo schermo, bensì nella modalità di racconto. A rendere, infatti, interessante la miniserie è l’impianto narrativo oscillante tra passato e presente, con continui flashback che si amalgamano nella forma di ricordi e sogni. Convince la regia di Lagi, che tratteggia con meticolosità le differenti emozioni, valorizzando al meglio gli sguardi dei protagonisti. A questo si aggiungono, poi, altre linee narrative: quella “gialla”, sulla ricerca del padre mai conosciuto, al family-drama tra crisi coppia o una malattia ingovernabile. Dalla visione dei primi episodi, “Un Amore” risulta valido e intrigante soprattutto per lo stile e la confezione formale, così come per la prova degli attori. Bisogna vedere solo se il copione – negli episodi inziali ben scritto e calibrato – riesce a mantenere compatti pathos e tensione sino alla fine. Consigliabile, problematica, per dibattiti.