3 dicembre - La musica accanto. Valorizzare la persona e il suo talento
I tre giorni di Opsa&Friends si chiudono proprio nella Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, il 3 dicembre, con due appuntamenti.
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Il primo, è ormai una tradizione per il comune di Rubano: al mattino, infatti, dalle 10, alcuni ospiti dell’Opera della Provvidenza insieme ad altre persone con disabilità, che risiedono nel territorio, saranno in Comune a Rubano per la tradizionale cerimonia in cui, oltre a ricordare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, viene loro consegnata dalla sindaca Chiara Buson la cittadinanza onoraria. Nel pomeriggio, alle 18 ci si sposta all’Opsa dove si tiene l’incontro, a ingresso libero, “La musica accanto: la scrittrice vicentina Mariapia Veladiano dialoga con il direttore de La Difesa del Popolo Luca Bortoli sul suo romanzo d’esordio La vita accanto, di recente portato al cinema da Marco Tullio Giordana. Un dialogo arricchito anche dalla musica, con gli interventi della violoncellista Giulia Mazza, sorda dalla nascita ma con una storia di sostegno familiare, studio e passione che le hanno consentito di diventare un’ottima musicista. La storia personale di Giulia Mazza si contrappone a quella narrata nel romanzo, nel quale il sostegno familiare viene a mancare: la protagonista, infatti, nata con un difetto fisico, viene emarginata dalla famiglia ma troverà poi nella musica, per cui ha un talento eccellente, sia un’occasione di riscatto sia il modo di svincolarsi definitivamente dalle ipocrisie in cui è cresciuta. «Per approcciarsi alla disabilità – conclude don Roberto Ravazzolo – oltre a superare la paura del diverso, il modo giusto non è il pietismo, ma la valorizzazione di ogni persona, dandole la possibilità di esprimersi al suo meglio. È ciò che noi viviamo ogni giorno all’Opera della Provvidenza, con il lavoro straordinariamente normale svolto dalle nostre équipe multidisciplinari, quasi cinquecento professionisti per seicento ospiti tra Area disabilità e Area anziani, e con il contributo prezioso di centocinquanta volontari».