Lavoro e diritti. I cantieri, trappole mortali dove la tutela è un miraggio
Il cemento non s’impasta con la sicurezza. E nei cantieri edili si muore come nel Novecento. È l’altra faccia della medaglia, che sfugge sempre ai riflettori. Un altro genere di epidemia, che esige la massima cura. Gennaio-settembre 2021: l’Inail riceve 21.346 denunce di infortunio nel comparto delle costruzioni. Sono aumentate del 16 per cento nell’arco di un anno. Fra betoniere e ponteggi, 87 morti da lavoro, rispetto ai 73 dello stesso periodo 2020.
Anche in Veneto il lavoro uccide, non solo nell’edilizia. I primi tre trimestri dell’anno, 54 vittime e altri 21 lavoratori che hanno perso la vita in itinere. Siamo la sesta regione nella “classifica” nazionale con Verona (17 infortuni mortali) davantia Treviso e Padova.«L’incremento continua a emergere purtroppo nel panorama nazionale – afferma Mauro Rossato dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre – Crediamo che l’aumento del numero dei morti sul lavoro sia la conseguenza della ripresa economica e...