"Scuola sconfinata”: il libro collettivo gratuito per una rivoluzione necessaria
Nato dalla sinergia tra il movimento educativo “E tu da che parte stai?” e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, il volume raccogliere riflessioni e proposte per una riforma radicale della scuola, a partire da quello che la pandemia ha insegnato. Obiettivo: mettere la salute biopsico-sociale al centro dei processi educativi
Un volume collettivo e gratuito, “scritto d’urgenza da una vera e propria moltitudine di donne e uomini impegnati nei più diversi territori a praticare l’educazione ripensandola a fondo”: è stato appena pubblicato ed è disponibile gratuitamente il volume “Scuola Sconfinata. Proposta per una rivoluzione educativa”. L'editore è Feltrinelli, che ha aderito all'idea e alla proposta “rivoluzionaria” che il volume contiene. Curatori del volume sono Micaela Bordin, Annabella Coiro, Gabriella Fontana, Nicola Iannaccone, Sabina Langer, Giulia Maldifassi, Antonella Meiani, Roberta Sala. La prefazione è di Massimiliano Tarantino, i capitoli portano tutti più firme, segno della “collettività” necessaria ad ogni passaggio di questa rivoluzione.
L'idea è quella di indicare un metodo, un percorso, un obiettivo per una riforma, o meglio una rivoluzione del sistema educativo, a partire da idee radicate in un certo movimento pedagogico, ma evidenziate e rese “urgenti” dalla pandemia che ha colpito il mondo e travolto la scuola, con i suoi studenti e i suoi insegnanti.
“Scuola Sconfinata non è solo un bel titolo di un libro che è nato da un movimento sorto due anni fa a Milano e rapidamente diffusosi in diverse regioni (come segnalato da Territori Educativi) – commenta Franco Lorenzoni, maestro e pedagogista - È una presa di posizione radicale di chi pensa che la scuola sia elemento essenziale di democrazia e lotta alle disuguaglianze e, proprio per questo, vuole ripensarla a fondo perché così com’è è largamente inadeguata agli straordinari compiti che abbiamo di fronte. Il libro è stracolmo di idee, suggerimenti, suggestioni e qualche bel sogno ed utopia concreta. Si può leggere come si vuole: dall’inizio o per argomenti saltellando qua e là. È gratuito, ma come ogni dono chiede un po’ di riconoscenza e la miglior riconoscenza sta nel diffonderlo e farlo conoscere regalandolo a nostra volta. Vi invito a diffonderlo, dunque, visto che farlo costa solo un clic. Ne vale la pena perché in questo libro non è tanto il mezzo ad essere il messaggio, ma il modo in cui è stato forgiato il mezzo, grazie a una paziente tessitura di pratiche, storie e idee di tante e tanti”.
Dall'emergenza alla rivoluzione
La riflessione inizia prima della pandemia, ma questa contribuisce indubiamente a un'accelerazione del pensiero sul futuro della scuola: “L’emergenza Covid qualcosa ce l’ha insegnata: abbiamo capito che della scuola come spazio di socialità, di aggregazione e di incontro fra le diversità non possiamo proprio fare a meno – scrive Tarantino nella prefazione - È apparso evidente a tutti che il grande sistema della conoscenza (scuole, librerie, musei, cinema, teatri) è ancora il vettore principale di mobilità sociale, in un Paese che altrimenti rischia di acuire disuguaglianze e segregazione”. La domanda allora è: “Quali le condizioni perché la scuola sia al centro di un nuovo patto sociale in cui le istituzioni pubbliche e il privato, assieme al terzo settore, agli enti culturali, ai ragazzi e alle ragazze, ai professionisti del mondo scuola e alle famiglie, lavorino di concerto per rendere l’educazione un laboratorio di cittadinanza e un asset strategico per lo sviluppo dei territori?”. Il volume tenta di dare una risposta a più voci, presentando “una serie di proposte che consentono alla Scuola Sconfinata di realizzarsi”, spiega ancora Tarantino.
Dalla riapertura al Piano Estate, serve “una scuola capace di futuro”
Nel momento in cui il libro viene pubblicato, l'anno scolastico sta per chiudersi, mentre le scuole – almeno in teoria, dovrebbero restare aperte. “L’arrivo del Piano Scuola Estate 2021 – scrivono gli autori nell'introduzione - risente ancora della fretta di rincorrere l’emergenza pandemica e richiede un impegno frenetico. Si tratta di un Piano che non sarà per tutti e tutte e che non risponde alle fondamentali domande sull’apertura della scuola a settembre (compreso il tempo della riflessione da parte dei docenti), ma lo vogliamo leggere come un primo passo per dialogare e permettere a chi è già in cammino (tra mille difficoltà e molto volontarismo) di dare concretezza ad alcuni passaggi importanti: sperimentare comunità educative, patti territoriali e co-progettazione. Ora più che mai il mondo dell’educazione, insieme alla società intera, ha la necessità irrimandabile di raccogliersi intorno a un’idea di scuola capace di futuro”. Il volume vuole essere proprio essere “un viaggio nella scuola possibile e necessaria, che fa tesoro di un’emergenza per ripensarsi ed essere ripensata da chi la scuola la fa e da chi la considera un bene comune”. I contenuti sono organizzati in modo che “il libro possa essere percorso in diverse direzioni, senza seguire l’ordine dettato dalla posizione dei capitoli. Per ora ci siamo concentrati sulla scuola primaria e secondaria di primo grado, con l’intenzione di continuare la riflessione sull’intera fascia 0-18. Abbiamo deciso con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di pubblicare il libro gratuitamente e in Creative Commons, considerandolo un bene comune come la scuola. Abbiamo cominciato dalla modalità di lavoro, lanciando il cuore oltre l’ostacolo: abbiamo sperimentato la non semplice strada della scrittura d’insieme e la firma di gruppo per ogni capitolo”.
Le radici: “E tu da che parte stai?”
All'origine del volume, c'è un movimento, nato all'inizio del 2019 a Milano: “E tu da che parte stai? Umanità o indifferenza”. Nella primavera 2020, “di fronte all’inedito scenario creatosi con la chiusura improvvisa e prolungata della scuola, 'E tu da che parte stai?' sentì l’urgenza di un confronto ampio per riportare la scuola pubblica e il rispetto dei diritti di bambini e ragazze al centro dell’attenzione collettiva. Il 10 maggio quaranta relatori e relatrici condivisero e affiancarono le loro esperienze sul campo in un grande convegno online. Docenti, dirigenti scolastici, psicologhe, pedagogisti, sociologhe, operatori del terzo settore, architette, medici, urbaniste, scrittrici…”. Al tempo stesso, “venne instaurato il dialogo tra il coordinamento di 'E tu da che parte stai?' e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che abbracciò con entusiasmo l’idea di una 'nazionalizzazione' del percorso della Scuola Sconfinata: si trattava di portare in giro per l’Italia un primo set di proposte emerse a Milano. a partire da settembre, i ricercatori della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli si spostarono da Nord a Sud lungo la Penisola, da Genova a Napoli, da Roma a Taranto, per intercettare le reti locali e mettere a sistema i saperi localizzati. Si è trattato di un periodo di grande fermento, spontaneo ed entusiasta, intorno a quello che assumeva sempre più i tratti di un solido progetto di rilancio e innovazione dell’educazione”, assicurano gli autori.
L'idea il principio di base che attraversa il libro e su cui si fondano le proposte in esso contenute è che la “salute biopsico-sociale” debba essere al centro dei processi educativi.
Chiara Ludovisi