Affari e conflitti. Il Pianeta è un enorme mercato aperto che per prosperare ha bisogno di pace
Le guerre del futuro saranno soprattutto commerciali (come sempre, del resto), dentro però un equilibrio che tutto tiene perché nessuno ha interesse e intenzione di modificarlo.
Una buonissima notizia, dal forte sapore di cinismo: non ci saranno più grandi guerre nel mondo, perché il mondo non può più permettersele. Una quisquilia come un virus cinese ha messo a nudo una verità che a volte ci nascondiamo, soprattutto quando siamo impegnati a ergere muri e barriere per “isolarci” dall’esterno, dagli altri: non si può fare.
Siamo tutti interconnessi, e non solo grazie a internet. Chi scrive ha in questo momento un abbigliamento che arriva da Italia, Romania, Tunisia e India; lo fa attraverso un computer che assomma esperienze americane con manodopera cinese. Possiamo “permetterci” solo guerre locali, soprattutto laddove gli interessi generali non sono minimamente scalfiti.
Ci muoviamo se c’è in ballo il petrolio libico (ma neanche tanto, perché il mercato è saturo di petrolio), ma siccome dallo Yemen non arriva altro che miseria e lutti, chissenefrega dello Yemen, del Kurdistan, della Repubblica Centrafricana o della Somalia.
Quindi le guerre del futuro saranno soprattutto commerciali (come sempre, del resto), dentro però un equilibrio che tutto tiene perché nessuno ha interesse e intenzione di modificarlo. E infatti non vediamo più missili in puntamento, ma solo esibizioni muscolari e posizionamenti strategici (tra Usa e Cina, ad esempio). Vedremo ancor di più guerre per interposta potenza – come in Siria, in Libia, nello Yemen –, ma il Pil (prodotto interno lordo) mondiale ormai comanda su tutto con una forza che l’Onu nemmeno si sogna di avere.
Il pianeta è un enorme mercato aperto, dove ognuno offre le sue merci, dove ognuno può comprare quel che gli serve: i mercati da sempre sono zone franche dalla violenza, nell’Europa medievale tutti combattevano contro tutti, ma le grandi fiere erano l’aribandus accettato unanimemente.
Insomma la pace cavalcherà sempre di più sulla groppa degli affari; se non le nostre coscienze, ci penseranno i portafogli a quietare certe pulsioni dure a morire. L’unica variabile impazzita saranno i terrorismi, quelli che vivono per il “tanto peggio, tanto meglio”.
Ma se un piccolo virus blocca una fabbrica di pistoni, che non manda più i ricambi alla catena di montaggio oltreoceano, che non fornisce più prodotti al salone di vendita in Europa, che non ha più possibilità di fornire servizi a chi ha già acquistato In Italia, che quindi non compra più benzina, che…