Ucraina, l’apertura della Russia. Possibile mediazione vaticana
«Mi sembra innanzitutto molto importante. Direi che è un segnale positivo, un segnale di apertura». Così l’arcivescovo di Mosca, mons. Paolo Pezzi, presidente dei vescovi cattolici della Federazione Russa, commenta le dichiarazioni rilasciate in un’intervista dal direttore del Primo Dipartimento europeo del Ministero degli esteri russo, Alexey Paramonov, in cui ha affermato che la Russia accoglie con favore gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina ed è disponibile a mantenere «un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni, legate alla situazione umanitaria in Ucraina».
«Indubbiamente – commenta l’arcivescovo – penso che la posizione così umile e di affidamento nelle mani di Dio di papa Francesco abbia influito su questa apertura dei cuori. Questo è il ruolo che la Chiesa svolge: non chiudere mai, bussare alla porta dei nostri cuori, spesso troppo presto induriti e chiusi». Alla domanda su come la Santa Sede può aiutare concretamente quando i processi sembrano chiusi, mons. Pezzi risponde: «I processi non sono mai chiusi. Il cuore dell’uomo non può chiudersi definitivamente. Per...