Ucraina, Save the children: i bambini più a rischio degli adulti
L'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro chiede ancora una volta la fine immediata delle violenze. In collaborazione con l'Imperial college di Londra ed esperti medici, sviluppato un manuale per supportare i bambini feriti durante i conflitti
"I bambini feriti nelle zone di conflitto necessitano di cure immediate e sono ancora più a rischio degli adulti a causa delle loro specifiche vulnerabilità". Lo sottolinea oggi Save the children, l'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro che chiede ancora una volta la fine immediata delle violenze in Ucraina.
"Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Onu- aggiunge l'Organizzazione- decine di bambini sarebbero stati uccisi, e si teme che, con l'intensificarsi dell'operazione militare della Russia nelle principali città, molte altre vite siano a rischio. I più piccoli, se colpiti dalle esplosioni, sono particolarmente a rischio rispetto agli adulti e devono essere curati in modo diverso. Il loro collo e il loro torace sono più delicati e basta un colpo anche lieve per causare danni al cervello. Nelle zone di guerra, le ferite alla testa sono molto comuni nei bambini piccoli, con i pazienti sotto i sette anni che hanno il doppio delle probabilità di presentare un trauma cranico rispetto ai pazienti più adulti".
"I tre milioni di residenti della città di Kiev- prosegue Save the children- si stanno rifugiando in scantinati, stazioni della metropolitana e rifugi antiatomici, molti non sono in grado di lasciare le loro case a causa dei combattimenti attivi in queste ore nella capitale. Anche i pazienti dei reparti di maternità e degli ospedali pediatrici si nascondono sottoterra, soffrendo la poca luce e un accesso limitato alle medicine, all'acqua pulita e al cibo. Lunedì, secondo il sindaco di Kharkiv, un pesante bombardamento sulla città ha ucciso tre bambini e una bambina di sei anni è morta in un attacco al porto di Mariupol domenica, nonostante i mediaci abbiano lottato per salvarla".
"Nelle zone di conflitto, anche il personale medico addestrato come chirurghi, infermieri e terapisti, potrebbe non avere la formazione medica di emergenza e le competenze necessarie per trattare i bambini. Inoltre, le strutture sanitarie e le squadre mediche che vi operano sono spesso sopraffatte dalla situazione e prive di risorse", aggiunge Save the children.
Save the children, in collaborazione con l'Imperial college di Londra ed esperti medici, ha sviluppato un manuale completo - il primo del suo genere - per supportare i bambini feriti durante i conflitti. Il manuale aiuta le squadre mediche nelle zone di conflitto, spesso costrette a trattare e operare i bambini in circostanze difficili, con una formazione specialistica limitata e risorse su come farlo.
"Negli ultimi sei giorni, i bambini in Ucraina hanno visto le loro case e le loro scuole distrutte, sono stati costretti a fuggire o a nascondersi in scantinati e rifugi antiatomici, e sono stati strappati dalle loro famiglie e dagli amici- ha dichiarato Filippo Ungaro, direttore Comunicazione di Save the children Italia. Assistiamo a immagini di bambini che cantano dai rifugi per tenere alto il loro morale. Nessun bambino dovrebbe mai essere messo in una situazione così tragica. Questi bambini dovrebbero essere a scuola o a giocare all'aperto, invece devono preoccuparsi della la loro sopravvivenza. Hanno bisogno di protezione urgente e che l'escalation militare russa si fermi immediatamente. La situazione sta andando fuori controllo. Se il conflitto si intensificherà ulteriormente, temiamo che il bilancio delle vittime tra i bambini continuerà ad aumentare notevolmente nei prossimi giorni e persino nelle prossime ore", ha concluso Filippo Ungaro. (DIRE)