Scuola e Pnrr, crescono i costi nel Padovano

Cantieri. Nella provincia di Padova, tutti i lavori sono stati attivati e riguardano principalmente le scuole superiori. Rispetto alla spesa iniziale di 34,2 milioni di euro si è arrivati a circa 45 milioni di euro. L’8 luglio in programma una cabina di regia con i sindaci del territorio

Scuola e Pnrr, crescono i costi nel Padovano

Sarebbe dovuto costare 5,2 milioni di euro, finanziati attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il secondo stralcio funzionale della ristrutturazione-adeguamento normativo dell’ala est dell’istituto Pietro Selvatico di Padova. Invece, in seguito all’aumento del costo del cantiere, che il Governo ha tradotto in un’ulteriore erogazione del dieci per cento (pari a 520 mila euro) e a 1,326.246 milioni di euro stanziati dalla Provincia, l’importo per questo intervento è salito a 7,04 milioni di euro. Mentre è praticamente raddoppiato il costo del primo stralcio funzionale relativo al restauro dell’ex Macello Jappelliano (nell’ambito dell’adeguamento normativo del liceo artistico Selvatico): la previsione iniziale di 3,185.333 milioni di euro è lievitata con 318.533 euro in arrivo da Roma (il solito dieci per cento) e con 500 mila euro messi sul piatto da Palazzo Santo Stefano. Poi la Fondazione Cariparo ci ha messo il carico con 2,2 milioni di euro per un totale di 6,253.866 milioni. Per farla breve, se ripetiamo il ragionamento per 14 delle 20 opere che l’ente pilotato da Sergio Giordani ha “messo a terra” in vari istituti superiori disseminati nel territorio provinciale in seguito alla partecipazione a tre bandi Pnrr (per adeguamento sismico, miglioramento delle infrastrutture e sistemazione delle palestre), il totale preventivato in 34,233.287 milioni di euro è schizzato – grazie all’aumento dei fondi Pnrr (2.870.728 euro), alle risorse della Provincia (5.713.534 euro) e al citato intervento Cariparo – a oltre 45 milioni di euro, con un incremento del 31,65 per cento. Per non perdere il treno, Palazzo Santo Stefano ha immediatamente messo in campo quasi sei milioni, pescandoli nella liquidità di cassa, che principalmente deriva dall’imposta provinciale di trascrizione dei veicoli. I numeri del piano sono stati snocciolati giovedì 27 giugno da Daniele Canella (confermatissimo sindaco leghista di San Giorgio delle Pertiche), vicepresidente vicario della Provincia e delegato al Coordinamento dei progetti Pnrr e da Luigi Alessandro Bisato, consigliere Pd di Noventa Padovana e vicepresidente della Provincia con delega all’Edilizia scolastica. I quali non hanno nascosto che sarà una corsa contro il tempo. «Tutti i lavori collegati alle risorse del Pnrr – hanno spiegato i due amministratori – devono essere conclusi entro il 2026 e pertanto i cantieri stanno lavorando a pieno ritmo». La vera incognita è però legata al ritardo nei pagamenti da parte del Governo. Già il vicesindaco di Padova, Andrea Micalizzi, che sta seguendo 73 progetti tra cui le due nuove linee del tram, ha rivelato che dei 95,9 milioni di euro pagati alle imprese e ai cittadini per gli espropri, solo 65,8 milioni sono arrivati dallo Stato. Sicché Palazzo Moroni ha dovuto anticipare una trentina di milioni. A Palazzo Santo Stefano fanno gli scongiuri: «Far partire i cantieri risulta particolarmente impegnativo – conferma Canella – Lo Stato richiede l’inserimento di una montagna di dati nella piattaforma ReGis, che consente agli enti di rispettare gli obbligo di monitoraggio e di rendicontazione. Solo una volta ottenuta la validazione, si possono mandare avanti i Sal, ovvero gli stati di avanzamento lavori. Il pesante lavoro burocratico è affidato a sei dipendenti della Provincia, a cui si affiancano due esperti esterni, un avvocato e un ingegnere. Un’altra quindicina di persone sono coinvolte nelle azioni di supporto. Ci auguriamo che lo Stato proceda rapidamente ai pagamenti». Nell’elenco degli interventi legati al Pnrr troviamo i lavori per il certificato di prevenzione incendi del Belzoni (1,34 milioni), del Ruzza e del Valle (850 mila); l’adeguamento sismico per il Fanoli (1,28 milioni), il Meucci e il Caro di Cittadella (3,3 milioni), il Marconi e il Bernardi di Padova (3,5 milioni), la succursale del Pietro d’Abano in via Appia Monterosso (2,6 milioni); la scala di sicurezza dell’Einaudi (450 mila); l’ampliamento della succursale dell’Alberghiero Pietro d’Abano (4,5 milioni); la manutenzione straordinaria dell’Educandato di Montagnana (2,3 milioni). E ancora l’adeguamento antincendio di Tito Livio e Duca d’Aosta (880 mila); la bonifica amianto del Cattaneo di Monselice (803 mila); l’ampliamento dell’Einstein di Piove di Sacco (1,65 milioni); la messa in sicurezza (2,7 milioni) e la nuova mensa (1,25 milioni) del San Benedetto da Norcia; la nuova palestra per la succursale del Pietro d’Abano (2,2 milioni); la riqualificazione della palestra dello Scalcerle (1,9 milioni); la riqualificazione delle aree sportive all’aperto della sede (60 mila) e della succursale del Curiel (60 mila). Visto che il quadro degli interventi interessa un po’ tutte le zone della provincia, per lunedì 8 luglio è stata convocata, nella sala convegni di piazza Bardella, l’assemblea dei sindaci, che dovranno costituire e insediare la cabina di coordinamento «per la definizione del piano di azione per l’efficace attuazione dei programmi e degli interventi previsti dal Pnrr in ambito provinciale». Della cabina di regia faranno parte un primo cittadino dell’Alta, uno della Cintura, uno della zona Terme-Colli e due della Bassa (uno della Saccisica e uno dell’Estense-Montagnanese). Tutti consapevoli che non c’è tempo da perdere.

Ex Macello

«Per alcune lavorazioni vi è la necessità di utilizzare materiali e mezzi d’opera diversi rispetto alle originarie previsioni (variazioni che si ritengono necessarie per un miglioramento della fruibilità delle strutture scolastiche da parte degli utilizzatori)». È il cuore della determina dirigenziale del 18 giugno 2024 con la quale la Provincia ha approvato il verbale di concordamento nuovi prezzi, sottoscritto dal responsabile unico del procedimento, dal direttore dei lavori e dalla ditta appaltatrice che sta eseguendo il primo stralcio funzionale del restauro ex Macello Jappelliano. Dai previsti 3,18 milioni di euro si è passati a un costo complessivo di 6,25 milioni.

«Grazie a studenti e docenti per la pazienza sui disagi»
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«Un doveroso ringraziamento – afferma il consigliere delegato Luigi Alessandro Bisato – dev’essere rivolto alle direzioni scolastiche, agli insegnanti, al personale tecnico, agli studenti e alle loro famiglie per la collaborazione e la pazienza verso i disagi, che cerchiamo di limitare al massimo, ma inevitabilmente si presenteranno. L’obiettivo è una formazione di qualità».

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