Premiati i giovani alfieri della Repubblica, “modelli positivi di cittadinanza”

Il presidente Mattarella ha consegnato le onoreficenze a 30 ragazzi che si sono distinti in azioni solidali nell’ambito di un'accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra o attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione

Premiati i giovani alfieri della Repubblica, “modelli positivi di cittadinanza”

Si è svolta oggi presso il Salone delle Feste del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna degli Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”, l’onoreficenza istituita nel 2011 dallo stesso Capo dello Stato per premiare quei giovani “che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti giovani meritevoli presenti nel nostro Paese”.

La solidarietà per la pace è il tema prevalente che ha ispirato per il 2022 la scelta dei 30 giovani Alfieri. “La selezione tra tanti meritevoli – spiega in una nota il Quirinale - è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche”.

Nel suo discorso di saluto il Presidente Mattarella, rivolgendosi alle ragazze e ai ragazzi premiati, ha sottolineato la sua soddisfazione nel consegnare “attestati che sottolineano le azioni e le iniziative che avete realizzato e che avete posto in essere senza pensare di ricevere un premio, tanto che alcuni di voi si sono meravigliati quando sono stati avvertiti di questa occasione, di questo riconoscimento. Questo accresce il valore delle azioni che avete compiuto, di cui vi ringrazio io personalmente e vi ringraziamo tutti, come comunità nazionale”.

Mattarella ha poi ricordato come alcuni dei premiati “hanno aiutato nell’accoglienza coetanei ucraini in fuga dal loro Paese aggredito. Questa riflessione ve la consegno perché oggi è un giorno particolare […], oggi si compie un anno, un lungo anno, della guerra di aggressione che ha visto la Russia aggredire l’Ucraina. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra con cui uno Stato aggredisse un altro Stato per conquistarne territori o addirittura per annetterlo interamente; non si vedevano fenomeni del genere dagli eventi drammatici che hanno preceduto e condotto la Seconda guerra mondiale. Allora già molti contestavano, si opponevano a questi comportamenti aggressivi. Molti giovani, anche nelle difficoltà, con coraggio vi si opponevano”, come  “una quindicina di ragazzi tedeschi poco più che ventenni che, con coraggio, nella Germania di Hitler si opposero al nazismo, contro la violenza, rifiutando la pratica della violenza”, riuniti nel Movimento della Rosa Bianca e per questo giustiziati 80 anni fa. “È su impegni come questo – ha continuato il Presidente della Repubblica - che è nata poi la nuova Europa che, dopo essersi per secoli lacerata in guerre devastanti e sanguinose, ha costruito una condizione di pace che oggi - un anno fa – è stata posta in pericolo. La pace richiede una grande opera per conseguirla, ripristinarla, consolidarla. Ma la pace non è soltanto frutto degli accordi tra governi, la pace è anche frutto dei sentimenti dei popoli, di come all’interno di essi si vive e ci si esprime”.

Mattarella ha voluto  in ultimo sottolineare come vi siano in Italia “episodi di violenza contro i quali la vera diga è fatta naturalmente dagli interventi delle pubbliche autorità, ma è fatta in maniera prevalente soprattutto dai comportamenti positivi che nella società si realizzano, vengono fuori, si manifestano, come quelli che voi avete messo in campo. Per questo vi ringrazio. Il nostro è un Paese che ha sempre coltivato la civiltà della condizione umana. E questo è quello che vi ha spinto. Forse nel fare alcune azioni non ve ne siete resi conto pienamente, ed è bene restiate sempre semplici come siete.

Il Presidente della repubblica ha anche assegnato quattro targhe per “azioni collettive che intendono valorizzare la partecipazione attiva e sentita dei giovani, anche al fine di incoraggiare un loro più consapevole protagonismo”. 

Francesco Spagnolo

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)