Parlamento Ue: cerimonia Premio Sacharov. Daria Navalnaja, “credo nel futuro dell’Europa e credo che la Russia ne farà parte”
Un discorso deciso, durissimo nei confronti del regime russo, costantemente teso a richiamare il rispetto della democrazia e dei diritti umani in Russia e in Europa e a denunciare le violazioni dei diritti umani nel suo Paese.
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Un discorso pronunciato da Daria Navalnaja, una giovane ragazza, 20 anni, studentessa, che si fa carico di girare il mondo per perorare la causa della libertà di suo padre, Alexey Navalny, e di “centinaia di attivisti ingiustamente detenuti nelle carceri” di Mosca. Daria ha ritirato oggi a Strasburgo il Premio Sacharov per la libertà di pensiero, attribuito a suo padre dal Parlamento Ue. “Quando ho scritto a mio padre e gli ho chiesto: cosa vorresti che dicessi esattamente davanti al Parlamento europeo. Ha risposto: ‘Dì che nessuno può osare di equiparare la Russia al regime di Putin. La Russia è una parte dell’Europa e ci sforziamo di diventarne parte. Ma vogliamo anche che l’Europa si impegni per se stessa. Noi ci impegniamo per l’Europa delle idee, la celebrazione dei diritti umani, la democrazia e l’integrità. E non vogliamo l’Europa dei cancellieri e dei ministri, che sognano di ottenere un posto nel consiglio di amministrazione delle aziende statali di Putin o di navigare sullo yacht di un oligarca’”.
Daria Navalnaja ha aggiunto: “Oggi, su questo palco, ricevendo questo alto riconoscimento per mio padre, vi ringrazio e attraverso tutti voi do il benvenuto all’Europa delle idee e dei principi. L’Unione europea è un incredibile miracolo creato dalle nazioni, la cui intera storia è stata una guerra senza fine tra loro. Nonostante tutte le difficoltà e i problemi che l’Ue ha e dovrà incontrare, io credo nel suo futuro e credo che un giorno il mio Paese ne entrerà a far parte”.