Migranti, veglia per le oltre 43 mila persone morte sulle rotte verso l'Europa
In occasione della Giornata del rifugiato (20 giugno), la Comunità di Sant’Egidio con altre associazioni impegnate nell’accoglienza organizza stasera la veglia “Morire di Speranza”. Verranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e interverranno familiari e amici di chi ha perso la vita in mare
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato del prossimo 20 giugno, la Comunità di Sant’Egidio invita tutti a partecipare, in presenza o in streaming, alla veglia “Morire di Speranza”, organizzata insieme alle altre associazioni impegnate nell’accoglienza e nell’integrazione delle persone fuggite da guerre o da situazioni insostenibili nei loro paesi (Associazione Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Scalabrini Migration International Network, Acli, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Acse.).
A Roma, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, oggi - martedì 15 giugno - alle ore 18,30, verranno ricordate le 43.390 persone morte, senza contare i dispersi, dal 1990 a oggi, nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via terra, dell’immigrazione verso l’Europa. "Un conteggio drammatico, - sottolinea l'organizzazione - che si è ulteriormente aggravato nell’ultimo anno: sono infatti 4071 le persone che, da giugno 2020 ad oggi, hanno perso la vita nel Mediterraneo e lungo le vie di terra nel tentativo di raggiungere il nostro continente, soprattutto dalla Libia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale".
Durante la veglia di Santa Maria in Trastevere, che sarà presieduta, dal card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, verranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e accese candele in loro memoria e interverranno immigrati, familiari e amici di chi ha perso la vita in mare.
La veglia di preghiera sarà trasmessa in streaming sulla home page e sulla pagina Facebook di Sant'Egidio.