Migranti in Italia, calano gli irregolari. Oltre 105 mila sbarchi nel 2022 (+55,8%)

I dati Ismu. Nel 2021 boom di permessi di soggiorno (aumentati del 127%) e richieste di asilo (53.609, + 98,8% rispetto al 2020). Sempre nel 2021 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono stati 121.457 (oltre 10 mila in meno rispetto all'anno precedente). 230 mila ucraini in Italia con regolare permesso di soggiorno, 172 mila quelli beneficiari di protezione temporanea

Migranti in Italia, calano gli irregolari. Oltre 105 mila sbarchi nel 2022 (+55,8%)

Al 1° gennaio 2022 gli stranieri presenti in Italia sono poco più di 6 milioni, 88 mila in più rispetto alla stessa data del 2021. Il bilancio demografico mostra quindi una moderata ripresa della crescita della popolazione straniera in Italia. Diminuisce invece la componente irregolare, che si attesta sulle 506 mila unità, contro le 519 mila dell'anno precedente (-2,5%). Il calo degli irregolari è dovuto principalmente all’avanzamento delle pratiche relative alla sanatoria 2020.
Sono questi alcuni dei principali dati del XXVIII Rapporto sulle migrazioni 2022, elaborato da Fondazione Ismu ETS (Iniziative e Studi sulla Multietnicità), presentato oggi presso l’Aula Pio XI dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Il 2021 segna un significativo aumento di nuovi permessi di soggiorno (circa 242 mila, +127% rispetto all'anno precedente). Sul fronte lavorativo, nel 2021 si assiste a una crescita sia del tasso di attività degli stranieri sia del tasso di occupazione. Non migliorano invece i dati sulla povertà: nel 2021 quella assoluta interessa il 30,6% delle famiglie di soli stranieri, quasi quattro punti percentuali in più rispetto al dato rilevato nel 2020. Inoltre si osserva che l'alta incidenza di famiglie immigrate in condizioni di povertà assoluta e relativa, anche tra gli stranieri regolarmente occupati, è la spia del diffondersi del lavoro "povero", non più in grado di generare integrazione, ma che anzi produce disagio sociale. “Le numerose criticità che caratterizzano il mercato del lavoro degli immigrati evidenziano la necessità di una nuova governance dei processi migratori e di inclusione (oggetto di analisi del Libro bianco sul governo delle migrazioni elaborato da Ismu)”, afferma la Fondazione.
Sul fronte scolastico, nell'anno 2020/2021,per la prima volta da circa 40 anni si registra una diminuzione del numero degli alunni con background migratorio (sono circa 865 mila, con una flessione di 11.413 rispetto al precedente anno scolastico). Si segnala inoltre che i nati in Italia rappresentano il 66,7% degli alunni con cittadinanza non italiana. Per quanto riguarda le confessioni religiose, Ismu stima che al 1° luglio 2022 i cristiani nel loro complesso rappresentino la maggioranza assoluta (53,1%) tra gli stranieri residenti in Italia, con una presenza di immigrati cattolici che si attesta al 17,1% (i musulmani sono il 29,4%).
Ma vediamo più in dettaglio i dati del Rapporto.

Migrazioni in Italia

Come detto, Fondazione Ismu stima che al 1° gennaio 2022 gli stranieri presenti in Italia siano poco più di 6 milioni, 88 mila in più rispetto alla stessa data del 2021.
Il bilancio demografico del 2021 quindi mostra una moderata ripresa della crescita della popolazione straniera in Italia, tant'è che il rapporto tra il numero di cittadini stranieri che vivono in Italia e quello della popolazione “abitualmente dimorante” sul territorio italiano passa dal 9,88% dello scorso anno al 10,1% del 2022 (entrambi al 1° gennaio). Mentre l'insieme dei residenti segna una crescita modesta (+22 mila) e gli irregolari registrano una moderata riduzione anche per via degli effetti dell'“emersione 2020”, il gruppo che ha registrato la crescita maggiore - dovuta sostanzialmente alla rivitalizzazione del flusso annuo dei permessi di soggiorno - è quello dei “regolari non residenti”, che sono aumentati di 79 mila unità.
Effetto “emersione 2020”: diminuiscono gli irregolari. Come già accennato, alla data del 1° gennaio 2022 Ismu stima una lieve diminuzione della componente irregolare, che si attesta sulle 506 mila unità, contro le 519 mila dell'anno precedente (-2,5%). Gli irregolari costituiscono l’8,4% della presenza straniera complessiva. Il calo è dovuto principalmente all’avanzamento delle pratiche relative alla sanatoria 2020. Nuovi permessi di soggiorno aumentati del 127%. Secondo il Rapporto, nel 2021 sono stati rilasciati circa 242 mila nuovi permessi di soggiorno, un valore più che doppio rispetto all'anno precedente (+127%), quando l'effetto Covid-19 aveva ridotto i flussi. I nuovi permessi concessi per motivi di asilo rappresentano il 12,8% (31 mila) del totale nel corso dell'anno, quelli per motivi di lavoro – riconducibili all'emersione di persone già presenti irregolarmente - il 21% (51 mila). Raddoppiano sia i permessi per studio (18 mila, ma siamo sempre sotto il livello dell'epoca pre-Covid), sia i permessi per motivi familiari (122 mila).

6 stranieri su 10 provengono da paesi terzi. Il numero di cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia al 1° gennaio 2022 è pari a 3 milioni e 562 mila unità, circa 6 ogni 10 stranieri presenti (+5,6% rispetto all'anno precedente). L'età mediana per l'insieme dei presenti è di 36,3 anni e i maschi rappresentano il 51%. I cittadini non comunitari provengono per la maggior parte da Marocco (408 mila), Albania (397 mila), Cina (291 mila), Ucraina (230 mila).

Acquisizioni di cittadinanza in lieve calo. Nel corso del 2021 gli stranieri, compresi i cittadini Ue, che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono stati 121.457 (oltre 10 mila in meno rispetto all'anno precedente), il 90% (pari a quasi 110 mila) dei quali erano precedentemente cittadini non comunitari. Tale flessione potrebbe essere stata causata da rallentamenti burocratici dovuti alla pandemia. Il 41% delle acquisizioni tra i nuovi italiani provenienti da paesi terzi è avvenuta per residenza, l'11,9% per matrimonio, mentre tra le restanti “altre motivazioni” (47,1%) assume il consueto ruolo dominante la trasmissione dello status dai genitori ai figli minori ai sensi dell'art.14 dell'attuale legge. I cittadini non comunitari divenuti italiani nel 2021 sono in prevalenza albanesi, marocchini, brasiliani. Dal punto divista territoriale i nuovi italiani si concentrano soprattutto nelle seguenti regioni: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio e Toscana.
Sbarchi e ingressi via terra. Gli sbarchi registrati sulle coste italiane nel 2022 sono stati 105.129 (+55,8% rispetto al 2021). “Se il numero degli sbarchi registrati è indubbiamente in crescita, la loro composizione complessiva per cittadinanza è molto cambiata rispetto agli anni della crisi 2014-2017, quando – fatta eccezione per i flussi dalla Siria nel 2014 – a prevalere erano persone originarie dell'Africa sub-sahariana”, afferma Ismu nel Rapporto.
Nel 2022 i maggiori flussi provengono da Egitto (20.542), Tunisia (18.148) e Bangladesh (14.982). Anche gli attraversamenti registrati alla frontiera terrestre, in particolare con la Slovenia, sono particolarmente consistenti: i dati più recenti parlano di circa 8mila ingressi tra l’inizio dell’anno e ottobre 2022.

Richieste d’asilo. Passando alle richieste di asilo, “è importante precisare che non tutti gli ingressi via mare si trasformano in richieste di asilo e che parte delle richieste di asilo derivano a loro volta da canali di ingresso differenti dagli sbarchi (ingressi via terra, corridoi umanitari, ingressi alla frontiera aeroportuale, ingressi ai sensi del regolamento di Dublino)”, ricorda Ismu. “Il rinnovato flusso di ingressi ha però indubbiamente contribuito alla crescita delle richieste di asilo nel 2021 (53.609, + 98,8% rispetto al 2020)”.

Ucraini in Italia. Dei 230 mila ucraini in Italia con regolare permesso di soggiorno al 1° gennaio 2022 la gran parte (81,2%) è soggiornante di lungo periodo. A essi si aggiunge il consistente numero di coloro che, nel corso di questi anni, hanno acquisito la cittadinanza italiana: 28 mila al 1° gennaio 2021.
I dati del Dipartimento della Protezione civile indicano un totale (in ulteriore aggiunta) di 172 mila ucraini beneficiari di protezione temporanea in Italia al 24 febbraio 2023, con un forte aumento avvenuto soprattutto a maggio, quando in un mese sono passati da poco più di 17 mila a quasi 54 mila, e in generale oltre 115 mila da inizio aprile fino a fine agosto. L'84% degli ucraini adulti beneficiari di protezione temporanea in Italia è di sesso femminile (circa 92 mila) e i minorenni corrispondono al 36,1% (in totale circa 62 mila). L’ultimo report mensile del ministero del Lavoro segnala inoltre 5.042 minori stranieri ucraini non accompagnati in Italia al 1° gennaio 2023 (sono primi in graduatoria fra tutte le nazionalità e rappresentano più di un quarto del totale), di cui il 51% è di sesso femminile.

Religioni. L’Ismu stima che al 1° luglio 2022 i cristiani nel loro complesso rappresentino la maggioranza assoluta (53,1%) tra gli stranieri residenti in Italia, con una presenza di immigrati cattolici che si attesta al 17,1%. I musulmani invece da soli rappresentano il 29,4%, seguiti da buddisti (3,5%), induisti (2,1%), sikh (1,7%) e altre religioni (0,4%). Gli atei o agnostici si attestano al 9,9%, ovvero un migrante ogni 10.
Passando ai valori assoluti - includendo nei conteggi anche i minori di qualsiasi età – si stima che i musulmani siano 1 milione e 539 mila, i cristiani ortodossi 1 milione e 524 mila e i cattolici 898 mila.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)