Mediterranea torna in mare: nella Sar libica per salvare i migranti
Mediterranea Saving Humans, la rete delle associazioni italiane che con nave Mare Jonio nei mesi scorsi ha monitorato l'area del Mediterraneo centrale, annuncia il ritorno in mare. “La nostra presenza è l'unico vero deterrente all’azione dei trafficanti”
ROMA - "Mediterranea è di nuovo in mare con la Alex, mentre nave Mare Jonio resta sequestrata per avere salvato prima 50 e poi 30 vite da morte certa. Torniamo nel Mediterraneo centrale per portare avanti la nostra missione: monitorare e denunciare le violazioni dei diritti umani in un mare che i governi europei hanno trasformato in un cimitero e un deserto, e prestare il primo soccorso, se incontreremo qualcuno che ha bisogno di aiuto". Lo annuncia Mediterranea Saving Humans, la rete delle associazioni italiane che con nave Mare Jonio nei mesi scorsi ha monitorato l'area del Mediterraneo centrale.
Poi: "Raggiungeremo la cosiddetta Sar libica, controllata da milizie colluse con trafficanti legittimati dalle politiche italiane. La nostra presenza è l'unico vero deterrente alla loro azione. Siamo tornati dove non vorremmo essere, perché non dovrebbero esserci più naufraghi né soccorritori, ma canali umanitari e canali di ingresso legali. Siamo tornati dove è necessario essere: in quel Mediterraneo dove oggi si gioca il futuro delle nostre società. Non siamo soli, perché Open Arms e Aylan Kurdi di Sea-Eye saranno insieme a noi, e perché con noi naviga quella parte d'Italia che non si arrende alla violenza e all'odio, e sa bene che i diritti o sono di tutti o non sono: ancora una volta, siamo in mare per salvarci. Buon vento Mediterranea".
Dire - www.dire.it