La strage di via Fani. La lezione di Moro per l’unità del Paese
A distanza di 43 anni dalla strage di via Fani di cinque uomini della scorta e che condusse al sequestro e all'uccisione di Aldo Moro, una delle pagine più cupe della nostra storia insegna ancora molto, soprattutto adesso in cui la coesione sociale è a rischio per la forte fragilità sociale, economica e politica che stiamo attraversando. Angelo Picariello, autore di Un'azalea in via Fani, restituisce una lettura chiara e significativa perché il sacrificio diventi lezione di democrazia.
La mattina del 16 marzo 1978 si sarebbe dovuto tenere il dibattito alla Camera e il voto di fiducia al quarto Governo Andreotti sostenuto, per la prima volta dal ’47, dal Partito comunista italiano. Aldo Moro, l’allora segretario della Democrazia cristiana, aveva lavoro incessantemente, con una straordinaria capacità di ascolto e di mediazione, con l’altra anima politica uscita dalle elezioni del ’76, per condurre il Paese all’unità in una delle stagioni più feroci d’Italia per il clima di guerra civile che si era...