Ius soli, l’Italia è il primo paese per concessioni di cittadinanza? No, è la Germania
Diversi politici, tra cui Matteo Salvini, continuano a ribadire il primato tutto italiano nelle acquisizioni di cittadinanza. Ma i dati Eurostat dicono che l’Italia è seconda dopo la Germania. Seguono poi Francia, Spagna e Svezia
“Al PD che, anche oggi insiste con la 'grande priorità' dello Ius Soli, ricordiamo che l'Italia è già ora, a normativa vigente, il primo Paese in Europa per concessioni di cittadinanza (che, finché ci sarà la Lega, non sarà mai un 'biglietto premio'”. A sottolinearlo in un tweet è il leader della Lega, Matteo Salvini, che entra così nel dibattito sulla riforma della cittadinanza, sollevato dal nuovo segretario del Pd Enrico Letta. Non è la prima volta che i politici di destra sottolineano il primato italiano nelle concessioni della cittadinanza. Ma cosa dicono realmente i dati?
L’ultimo rapporto Eurostat sul tema è stato pubblicato appena due giorni fa. Stando agli ultimi dati disponibili, nel 2019 sono 706.400 le persone che hanno acquisito la cittadinanza in uno dei Paesi membri. La maggior parte delle cittadinanza nel 2019 è stata garantita dalla Germania (132.000 pari al 19 % del totale).
L’Italia è seconda con 127.000 acquisizioni (18%). Seguono poi Francia (109.800, 16% del totale), Spagna (99.000, 14%) e Svezia (64.200, 9%). Se si guarda poi al rapporto con la popolazione residente, il maggior numero di cittadinanze è stato concesso dal Lussemburgo (9,1 ogni mille persone) seguito da Svezia (6,2), Belgio (3,5) e Cipro (3,2).
L'85% di chi ha ottenuto la cittadinanza in uno stato membro precedentemente era cittadino di paesi non Ue. Tra questi, i cittadini del Marocco sono i più numerosi, seguiti dai cittadini dell'Albania, del Regno Unito, della Siria e della Turchia.