Gaza, dalla Francia transponder per droni a Israele

Inchiesta Disclose: la Francia potrebbe aver autorizzato la vendita di transponder per droni armati a Israele da parte di un'azienda transalpina

Gaza, dalla Francia transponder per droni a Israele

La Francia potrebbe aver autorizzato la vendita di transponder per droni armati a Israele da parte di un'azienda transalpina, droni che poi potrebbero essere stati impiegati nell'offensiva condotta dalle forze armate israeliane sulla Striscia di Gaza: a denunciarlo il collettivo di giornalisti indipendenti Disclose, in un'inchiesta diffusa oggi realizzata a partire da documenti riservati ottenuti dai cronisti.

Stando alle carte emergerebbe che Thales, azienda leader nella produzione di armi, avrebbe consegnato a Israele nel corso del 2024 - diversi mesi dunque dopo l'inizio dell'offensiva israeliana contro Hamas - apparecchiature di comunicazione per i droni coinvolti nei bombardamenti. In una nota Disclose osserva che tali consegne sono avvenute "mentre il ministro delle Forze armate continuava a dire che la Francia esportava solo attrezzature destinate ad Iron Dome, il sistema di difesa antimissile israeliano".

­ L'inchiesta riferisce che l'equipaggiamento fornito da Thales - ossia scatole di comunicazione ultraleggere chiamate transponder - è progettato per essere integrato nei droni armati più moderni dell'esercito israeliano: gli Hermes 900. I giornalisti hanno ricostruito che il comandante di uno squadrone di questi droni ha dichiarato al sito di notizie israeliano Defense di aver colpito a febbraio un ospedale nella Striscia con questo tipo di attrezzatura.

Contattata da Disclose, Thales ha ammesso di aver consegnato "due sistemi di comunicazione aerea" nel corso del 2024, aggiungendo che tali sistemi "non consentono il funzionamento di un sistema letale". Dal ministero delle Forze armate di Parigi invece non sono giunte repliche alle domande poste da Disclose.

Il collettivo di giornalisti evidenzia inoltre che sei transponder per droni armati israeliani sono attualmente bloccati negli uffici della dogana all'aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle, a pochi chilometri dalla capitale Parigi. Lo stop alle apparecchiature secondo i giornalisti sarebbe stata "decisa in sordina dal governo" per quanto riguarda "esportazioni di attrezzature militari appartenenti alla categoria ML5 - come i transponder Thales. Un mese fa, invece, il ministero delle Forze armate aveva difeso in tribunale la necessità di poter esportare questo tipo di armi in Israele".

I giornalisti concludono riferendo che l'offensiva israeliana condotta sulla Striscia di gaza si distingue anche per il largo impiego di droni, attraverso il battaglione 166, anche noto come "squadrone degli uccelli di fuoco", con il compito di monitorare il territorio di Gaza e colpire.

A partire da rapporti di ong e dichiarazioni dell'esercito israeliano, Disclose ha identificato, tra l'ottobre 2023 e oggi, almeno otto attacchi mortali perpetrati da droni israeliani contro la popolazione o le infrastrutture civili di Gaza.

Dall'aggressione di Hamas nel sud di Israele del 7 ottobre in cui sono morte 1200 persone, le autorità di Gaza denunciano la morte di oltre 37mila palestinesi, di cui il 70% costituito da donne e minori, a causa degli attacchi armati e per la grave carenza di beni essenziali come cibo, acqua, energia e forniture mediche. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)