Elezioni, ecco il manuale del voto

Europee e comunali Sabato 8 giugno (dalle 15 alle 23) e domenica 9 (dalle 7 alle 23), in Veneto si va alle urne per l’elezione di 15 eurodeputati, e si rinnovano 309 municipi, il 55 per cento del totale. Prima volta per i neonati Santa Caterina d’Este, Setteville e Sovizzo

Elezioni, ecco il manuale del voto

Scatta sabato 8 giugno (dalle 15 alle 23) e prosegue domenica 9 (dalle 7 alle 23) l’Election Day, ovvero l’abbinata tra Europee (3 milioni 700 mila gli aventi diritto) e Comunali. In Veneto si rinnovano 309 municipi (il 55 per cento del totale). Sono 24 i Comuni con più di 15 mila abitanti. È la prima volta per Santa Caterina d’Este, Setteville e Sovizzo, istituiti nel 2024. Il voto alle Europee. Il Veneto appartiene alla circoscrizione Nordest, che elegge 15 eurodeputati. Per accedere ai seggi bisogna portare con sé la tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido. Sulla scheda figurano 12 contrassegni. Si vota tracciando una croce sul simbolo del partito prescelto. Si possono esprimere fino a tre preferenze per i candidati compresi nella lista. Se si scelgono due o tre candidati, devono essere rappresentati entrambi i sessi (un uomo e una donna, due uomini e una donna oppure due donne e un uomo). Il voto nei Comuni sotto i 15 mila abitanti. Nei 285 municipi che hanno meno di 15 mila abitanti l’elettore può scegliere un candidato alla carica di sindaco, tracciando una croce sul relativo contrassegno. Può inoltre scrivere il nome di un candidato consigliere, compreso nella lista collegata al candidato sindaco prescelto. Viene eletto sindaco il candidato che ottiene anche un solo voto in più degli avversari. Nel caso in cui sia stata presentata una sola lista, risultano eletti il candidato sindaco e tutti i consiglieri della lista, purché il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste del Comune. Il voto nei Comuni sopra i 15 mila abitanti. In questo caso esistono tre possibilità di esprimere il voto: si può tracciare una croce sul simbolo di una lista: così si vota anche il candidato sindaco sostenuto dalla lista; si può scegliere il “voto disgiunto”: ovvero croce sul simbolo di una lista e seconda croce su un candidato sindaco non appoggiato dalla lista prescelta; terza opzione è una croce sul solo nome di un candidato sindaco, senza votare una delle liste a esso collegate. Per quanto riguarda il consiglio comunale, si possono esprimere uno o due voti di preferenza. Nel caso si esprimano due preferenze, vanno scelti candidati di sesso diverso; altrimenti verrà annullata la seconda preferenza. L’eventuale ballottaggio. Nei Comuni sopra i 15 mila abitanti viene eletto sindaco al primo turno il candidato che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50 per cento più uno). Nel caso in cui nessuno raggiunga questa soglia, si tornerà a votare domenica 23 giugno (dalle 7 alle 23) e lunedì 24 giugno (dalle 7 alle 15) per scegliere fra i due candidati che al primo turno abbiano raccolto il maggior numero di voti. Nel Padovano, potrebbero andare al ballottaggio Cadoneghe, Monselice, Rubano e Selvazzano Dentro; c’è anche Rovigo con i suoi 50 mila cittadini; nel Vicentino Bassano, Valdagno, Cassola, Arzignano, Schio e Montecchio Maggiore.

Le province

Nel Padovano sono chiamati alle urne per le Europee 763.765 elettori: 372.555 uomini e 391.210 donne. Nel capoluogo gli aventi diritto ammontano a 160.610: 75.759 uomini e 84.851 donne. Si eleggono inoltre 52 sindaci e 636 consiglieri comunali.

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