“Dalil”, in un libro per ragazzi un omaggio alla sacralità della Siria
A 10 anni dall’inizio della guerra in Siria, la casa editrice Barometz pubblica un libro con testi di Francesca Bellino e illustrazioni di Gianluca Buttolo che rende omaggio alla storia, alla sacralità e all’umanità di una terra martoriata
Un racconto di viaggio e la storia di un’amicizia insolita diventano un’occasione per guardare dall’alto il proprio smarrimento e le proprie fatiche trasformandoli in coraggio e fiducia. Fa da sfondo a questa avventura il deserto di Palmira, nell'attuale Siria, con i suoi orizzonti sconfinati e i suoi colori, con i suoi fantasmi e le ferite che la guerra ha inferto ai luoghi e alle persone. Si chiama Dalil il libro con i testi della giornalista Fancesca Bellino e le illustrazioni di Gianluca Buttoloche (edizioni Barometz) che racconta la crisi siriana a dieci anni dall’inizio della guerra.
E’ un libro per tutte le età, in cui ognuno può ritrovarsi tra le dune o in volo, tra i miraggi e la speranza che li accompagna. I protagonisti sono un bambino smarrito e solo nel deserto e un ibis, ultimo superstite della sua specie, rimasto a custodire la sconfinata distesa di sabbia e i suoi tesori abbandonati. L’ibis, un tempo considerato sacro, era raffigurato dagli Egizi nella testa di Thoth,dio della saggezza, della matematica, della misura del tempo,della medicina e della magia.Era il simbolo della luna, signore delle parole divine, l’inventore della scrittura.
“Un racconto onirico che sale dalle profondità del deserto e rende omaggio ai luoghi massacrati dalla guerra, evocando una cultura antica il cui spirito è tuttora intatto” lo ha definito lo scrittore e giornalista Khaled Khalifa.