Commissione Ue: l’economia rallenta, pesano Omicron e prezzi energia. Gentiloni, “i venti contrari si sono intensificati”
L’economia rallenta, pressata da Omicron (e dalle misure di contenimento della pandemia) e dal prezzo dell’energia.
“I venti contrari si sono intensificati” nell’ultima parte del 2021, e lo slancio della ripresa si è affievolito. Paolo Gentiloni, commissario all’economia, presenta a Bruxelles le Previsioni economiche d’inverno, che si spingono fino a tutto il 2023. “Dopo una notevole espansione del 5,3% nel 2021, l’economia dell’Ue crescerà del 4,0% nel 2022 e del 2,8% nel 2023”. I numeri parlano chiaro. “Anche la crescita nell’area dell’euro è prevista al 4,0% nel 2022, con una moderazione 2,7% nel 2023”. L’Ue nel suo insieme ha raggiunto il livello di Pil pre-pandemia nel terzo trimestre del 2021 “e si prevede che tutti gli Stati membri avranno superato questo traguardo entro la fine del 2022”. Ma restano nel quadro generale un’inflazione decisa (3,5%) e un contesto internazionale piuttosto rallentato. Il Pil mondiale è dato al 4,2% nel 2022 e al 3,8 il prossimo anno. Un dato positivo, infine, riguarda il lavoro: “siamo tornati alla situazione pre-pandemia – dice Gentiloni – con un livello di disoccupazione nell’Ue al 6,4%”. Si sono dunque recuperati 1,8 milioni di posti, ma restano milioni di persone fuori dal mercato del lavoro, soprattutto fra i giovani.