Alfie Evans: rinviata l'interruzione dei trattamenti e concessa la cittadinanza italiana
Si è conclusa con un rinvio dell’interruzione dei trattamenti che tengono in vita Alfie Evans e con la concessione della cittadinanza italiana da parte della Farnesina una giornata iniziata nel peggiore dei modi, con la Corte europea dei diritti umani che aveva rigettato in mattinata il ricorso presentato dai genitori dichiarandolo inammissibile.
“Siamo grati che il nostro avvocato Diamond sia riuscito a fermare temporaneamente l’esecuzione: ci sono negoziati in corso, chiediamo urgentemente le vostre preghiere perché Dio ci indichi la via per porre fine a questo incubo, in un modo che sia buono per tutti e permetta ad Alfie di partire”.
Si è conclusa con un rinvio dell’interruzione dei trattamenti che tengono in vita Alfie Evans una giornata iniziata nel peggiore dei modi, con la Corte europea dei diritti umani che aveva rigettato in mattinata il ricorso presentato dai genitori dichiarandolo inammissibile. La Corte aveva anche ricevuto dai genitori di Alfie un ricorso in cui chiedevano di stabilire che le autorità britanniche stavano violando il diritto alla libertà di movimento del piccolo non consentendo il suo trasferimento in un altro ospedale.
Nel pomeriggio anche l’annuncio della Farnesina: “I ministri Alfano e Minniti hanno concesso la cittadinanza italiana al piccolo Alfie. In tale modo il governo italiano auspica che l’essere cittadino italiano permetta, al bambino, l’immediato trasferimento in Italia”. A Liverpool era presente Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Bambino Gesù: “Ho parlato con i genitori, sono stata vicina a loro, ma non ho potuto parlare con nessun altro. Il papà di Alfie aveva chiesto di lasciarmi entrare nella camera, ma anche questo non è stato possibile e, comunque, non sarebbe servito”.