Alaa al Dali, paraciclista da Rafah, pedalando sui Colli Euganei verso Parigi 2024

Alaa al Dali, fondatore e capitano del team di paraciclisti Gaza Sunbirds, si sta allenando tra le strade dei Colli Euganei. Il suo sogno è partecipare alle paralimpiadi

Alaa al Dali, paraciclista da Rafah, pedalando sui Colli Euganei verso Parigi 2024

È un piovoso giovedì mattina di fine maggio quando Alaa al Dali, capitano del team di paraciclisti Gaza Sunbirds, cammina per le strade del centro padovano sulla sua gamba e sulla sua protesi. Si dirige verso Palazzo Moroni, dove lo aspettano l’assessore allo Sport Diego Bonavina e l’assessora alla Cooperazione internazionale Francesca Benciolini. Fino a un mese e mezzo fa Alaa si trovava a Rafah, la sua città. Già ciclista affermato nel panorama palestinese, nel 2018 ha preso parte pacificamente alla Marcia del ritorno, lungo la recinzione tra Gaza e Israele. In quell’occasione un proiettile israeliano lo ha colpito a una gamba e non c’è stato modo di salvarla. Così Alaa al Dali ha fondato la squadra di paraciclismo Gaza Sunbirds.

Quattro anni dopo la nascita del team e quasi sette mesi dopo il 7 ottobre, grazie al sostegno dell’Ong padovana Acs Italia, di Uisp, l’Unione italiana sport per tutti, e di una rete di supporto internazionale, Alaa ha avuto modo di uscire dalla Striscia per inseguire il sogno della sua squadra: partecipare alle qualificazioni per le Paralimpiadi 2024 di Parigi, prima in Belgio, poi a Maniago (in provincia di Pordenone) e prossimamente in Kazakistan. «Sono felicissimo di poter portare la bandiera palestinese in queste competizioni. Spero davvero che tutti gli sportivi palestinesi riescano ad andare all’estero, liberi di rappresentare la loro bandiera. L’occupazione israeliana finora ha cercato di sradicare anche lo sport dalla nostra vita» spiega Alaa al Dali, che nelle ultime settimane si sta allenando tra le colline di Galzignano. In sala della Giunta è l’assessore Diego Bonavina a entrare nel vivo dell’incontro, dopo i saluti, regalando ad Alaa la maglia della tappa padovana del Giro d’Italia 2024: «Padova fortunatamente è una città dello sport, una città aperta, perciò è naturale che un atleta di questa caratura venga accolto. Ha una storia importantissima dietro e dobbiamo fare in modo che l’esempio di Alaa possa essere seguito da tanti ragazzi nella sua situazione». L’assessore ha aperto alla possibilità della partecipazione di Alaa ai Campionati italiani di paraciclismo che si terranno a Padova il 16 giugno: «L’appuntamento è straordinario per Padova ma potrebbe essere straordinario anche per Alaa. Secondo noi c’è la possibilità di ospitarlo con una wild card (pratica diffusa nello sport, specialmente tennis, è un invito di partecipazione a una gara o competizione accordato ad atleti o squadre che normalmente non ne avrebbero diritto, ndr). Speriamo di poterlo fare, anzi, sicuramente faremo una cosa del genere».

Non sono “solo” atleti Alaa e la sua squadra, compreso il suo allenatore e migliore amico Abu Ali che l’ha accompagnato nell’uscita dalla Striscia, alle gare del mese scorso e durante queste settimane. Sono anche civili che si sono messi a disposizione di una rete di solidarietà che si è formata nella Striscia in questi mesi: «Una volta sono andato a portare un pacco alimentare nella tenda di un giovane che aveva subito un’amputazione – racconta Alaa – Era disperato, ripeteva che la sua vita era finita, ma non si era accorto che anche a me mancava una gamba. Quando l’ha notato in lui è rinata una speranza». I Gaza Sunbirds, infatti, per mesi hanno pedalato sulle strade distrutte dalle bombe nella Striscia per distribuire pacchi alimentari ai civili sfollati. A sottolineare l’importanza di ciò è anche l’assessora Francesca Benciolini: «Sono stati operatori umanitari all’interno del loro territorio proprio in virtù del fatto che hanno competenze ciclistiche, che hanno messo a disposizione per trasportare aiuti umanitari. Oggi averli qua per noi è importante per testimoniare la vicinanza della nostra città a questo sogno di raccontare una storia legata a un luogo, Gaza, che in questo momento è al cuore delle nostre preoccupazioni e della nostra vicinanza».

Alaa, il ciclismo, il cecchino e l’amputazione

Alaa al Dali, già ciclista professionista, qualificatosi per i Giochi di Jakarta del 2018, ha perso la gamba a seguito della partecipazione alla Marcia per il ritorno, le manifestazioni che si sono tenute al confine con Israele, tra il 2018 e il 2019 e che hanno provocato la morte di 214 palestinesi e oltre 36mila feriti, molti dei quali colpiti agli arti dai cecchini israeliani e, come lui, amputati.

33 chilometri, la strada più lunga su cui correre

La Federazione palestinese di paraciclismo è composta da atleti che non sono mai stati in grado di allenarsi su una strada più lunga di 33 chilometri, l’unica di tale lunghezza nella Striscia.

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