Riparte la visita pastorale del vescovo Claudio: gli incontri con otto collaborazioni pastorali a partire da domenica 10 novembre

Il vescovo Claudio, nell’anno in cui si comincia ad attuare il Sinodo diocesano, si reca a incontrare – da questa domenica – otto collaborazioni pastorali

Riparte la visita pastorale del vescovo Claudio: gli incontri con otto collaborazioni pastorali a partire da domenica 10 novembre

Il vescovo Claudio si rimette in marcia. Nell’anno pastorale 2024-25 – in cui sta avviandosi il cammino di attuazione del Sinodo diocesano – torna a visitare le parrocchie della Diocesi di Padova. Il primo passo porta la data del 18 giugno 2018, quando è stata pubblicata la lettera di indizione della visita pastorale. E poi, da novembre dello stesso anno, è comincia l’“avventura”. «Finora sono state incontrate circa 250 parrocchie – spiega don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale – Dal 2018, inizio della visita, abbiamo vissuto il dramma del Covid che ha creato un rallentamento e poi abbiamo celebrato il Sinodo diocesano che ci ha impegnato per tre anni. In quest’anno pastorale il vescovo incontrerà otto collaborazioni pastorali – il cui elenco, in bozza, è contenuto nella lettera post-sinodale Ripartiamo da Cana (pag. 83-87) – nelle quali sono coinvolte 66 parrocchie. Mancano circa 135 parrocchie e molto probabilmente saranno necessari altri due anni. C’è da dire che don Claudio ha incontrato comunque in varie occasioni tutte le parrocchie della Diocesi, anche se capisco che la visita possiede un altro sapore».

Qual è il bilancio finora?
«La visita è un momento molto atteso dalle parrocchie, come abbiamo rilevato anche nelle verifiche degli organismi di comunione dello scorso mandato (2018-24). Rappresenta l’opportunità di un dialogo sereno e di una conoscenza più diretta e situata con colui che guida la Diocesi. Il termine stesso visita contiene la dimensione bella dell’ospitalità: ci si accoglie reciprocamente. Il vescovo ospita la storia eccezionale delle nostre parrocchie e le parrocchie si sentono ospitate, pensate e valorizzate dal vescovo».

Le visite pastorali si sono rivolte fin da subito ai “gruppi di parrocchie”...
« “Gruppi di parrocchie” era un termine transitorio per dire che si stava riflettendo sulle parrocchie e sui livelli di collegamento ecclesiale. Non è solo una questione organizzativa-geografica, ma riguarda la presenza cristiana nel territorio, il valore missionario di ogni singola parrocchia, la corresponsabilità dei laici, la previsione della diminuzione numerica dei preti, così come scritto nella lettera post-sinodale».

Quelle in partenza sono visite che si svolgono nel momento in cui la Chiesa di Padova sta dando attuazione, a tutti i livelli, alle istanze del Sinodo diocesano. Come incide questo aspetto?
«In effetti le parrocchie che ricevono ora la visita sono all’interno di un anno intenso e ricco di passaggi ecclesiali. La visita esprime e incoraggia l’attuazione del Sinodo diocesano, che in questa prima fase si concentra soprattutto nella valutazione delle collaborazioni pastorali. Poi certamente il vescovo farà comprendere e apprezzare il significato dei ministeri battesimali, che si collegano molto alle collaborazioni, e dei piccoli gruppi della Parola».

C’è qualche “consegna” particolare, proprio in questo momento, che viene messa in mano alle parrocchie?
«Di dare fiducia al cronoprogramma, presentato a settembre, e al metodo proposto nelle schede di lavoro. Questo favorisce l’approdo a buone conclusioni, pensate e condivise. A volte percepisco la difficoltà di stare dentro i tempi, assimilando beni i contenuti, però va considerato anche che tempi un po’ più stretti permettono di focalizzarsi sull’obiettivo da raggiungere».

Si può dire che questo è il primo – oppure uno dei primi – passi delle collaborazioni pastorali?
«Sì, certo. Le parrocchie che quest’anno riceveranno la visita hanno un’ulteriore possibilità di vedersi, conoscersi e confrontarsi... Tutti buoni passi verso le collaborazioni pastorali».

Date e luoghi

Collaborazione 24
Bertipaglia, Carrara San Giorgio, Carrara Santo Stefano, Casalserugo, Cornegliana, Maserà, Ronchi di Casalserugo, Terradura  20 novembre - 1 dicembre 2024 (anticipo il 10 novembre)

Collaborazione 17 Ponte San Nicolò, Rio, Roncaglia, Roncajette, San Leopoldo  4 - 15 dicembre

Collaborazione 36 Caselle, Selvazzano, San Domenico, Tencarola, Saccolongo e Creola  9 - 19 gennaio

Collaborazione 44 Busa, Codiverno, Peraga, Perarolo, Pionca, Vigonza  22 gennaio - 2 febbraio

Collaborazione 38 Feriole, Praglia, Bresseo, Villa, Castelnuovo, Teolo  6 - 16 febbraio

Collaborazione 33 Borgo San Marco, Borgo San Zeno, Dossi, Frassine, Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Montagnana, Prà di Botte, Santa Margherita D’Adige, Saletto, Taglie  20 febbraio - 9 marzo

Collaborazione 45 Carmine, Cattedrale, Eremitani, Immacolata, Ognissanti, Pace, Sant’Alberto Magno, Sant’Andrea, San Benedetto, Santa Croce, San Daniele, San Francesco, Santa Giustina, San Nicolò, Santa Sofia, San Tomaso, Servi, Torresino  13 - 23 marzo (1a parte)  9 - 13 aprile (2a parte)  24 aprile - 5 maggio (3a parte)

Collaborazione 51 Camin, Granze, San Camillo, San Gregorio Magno, Spirito Santo, Terranegra  27 marzo - 6 aprile

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