Lavoro e fede: La visita delle suore operaie e dei volontari alle aziende della Zip. Un segno di speranza
Avviene in occasione della Pasqua, ma anche in altri momenti dell’anno, da parte dell’equipe della Cappella San Giuseppe
«Le persone trascorrono molte ore della giornata sul posto di lavoro. E queste ore non sono ore di sospensione, ore “tra parentesi”: sono ore di vita vera e propria». Suor Elisabetta Bresciani, religiosa appartenente alla congregazione delle Suore operaie della Santa Casa di Nazareth, ricorda quanto sia importante, per gli esseri umani, la dimensione del lavoro. «Il lavoro, per ciascuno di noi, è parte integrante della propria vita e della propria fede». Ed è per questo che, da molti anni, la Chiesa di Padova ha scelto di mostrare fisicamente, come segno di benedizione, la propria vicinanza a questo mondo attraverso la cappella San Giuseppe lavoratore nella Zona Industriale di Padova, in via Quarta Strada 7: il presidio è animato da un’equipe composta da suor Elisabetta, dalle sue consorelle e da un affiatato gruppo di laici volontari. Nella Cappella della Zip è attivo ogni settimana, su appuntamento, il Centro d’ascolto per i lavoratori e per chi sta cercando lavoro. «Aiutiamo le persone di ogni genere, età e provenienza nella ricerca del lavoro e nella preparazione del curriculum – racconta suor Bresciani – Incoraggiamo e indirizziamo la persona, ma l’ascolto, con un tempo dedicato che un’agenzia non può dare, è il punto di forza». Ma il segno maggiore di questa presenza è forse la visita alle aziende della zona industriale, sia nella parte più “antica” sia nella zona di Camin. Visite cordiali e semplici nei tempi forti dell’anno: in Avvento, in Quaresima e a Pasqua, a volte in occasione di Ognissanti e per la festa dei lavoratori, il primo maggio. «In alcune aziende – racconta suor Elisabetta Bresciani – ci fermiamo dieci minuti, concordati e richiesti dal titolare o dal responsabile delle risorse umane, per vivere un momento di preghiera». E può anche capitare che venga celebrata l’eucarestia. Tante le richieste delle aziende e dei lavoratori per questo momento di incontro: «L’obiettivo, sia del Centro d’ascolto che delle visite alle aziende, è offrire un segno di vicinanza ai dipendenti, agli operai, ma anche ai titolari. Ci chiedono un segno di speranza in contesti e in situazioni a volte non semplici. Sentiamo che spesso, nel lavoro, ci si sente soli. Lo vediamo nei titolari che attraversano difficoltà, ma anche nei giovani che hanno davanti un futuro nebuloso, tutto da costruire». Vicinanza, certo, ma anche un richiamo al fatto che il lavoro è ben di più di una costrizione, un obbligo e un peso: «Il lavoro ha una dignità profonda anche nel cammino di fede delle persone. In occasione della Pasqua, abbiamo portato nelle aziende il segno di una pagnotta per ricordare che il pane, l’Eucarestia con cui il Signore è ancora fisicamente in mezzo a noi, è frutto sì della terra, ma è frutto anche del lavoro umano. Il lavoro è continuazione della Creazione di Dio, ma è anche una collaborazione all’opera redentrice del Signore. Questo ci responsabilizza a vivere il bene lavoro, con passione e sacrificio».
Missio meeting giovani: questa domenica a Ronchi
“Levanta te! C’è fretta nell’aria” è il titolo del Missio meeting giovani, in programma il 16 aprile dalle 9.30 alle 17 a Ronchi di Casalserugo. L’appuntamento – promosso dal Centro missionario diocesano con la Pastorale dei giovani, gli istituti missionari e Medici con l’Africa Cuamm – è anche una tappa di preparazione per gli iscritti alla Gmg di Lisbona. Info: missiomeeting.it