Istituito l’Ordo viduarum, l'ordine delle vedove, nella festa di santa Giustina
Nella festa di santa Giustina, durante la messa nella basilica di Prato della Valle, il vescovo Claudio ha simbolicamente consegnato lo statuto a cinque sorelle dell’ordine
Dal 7 ottobre, festa di santa Giustina, anche Padova si aggiunge alle altre 23 Diocesi italiane in cui è presente l’Ordo Viduarum, esperienza che offre alle donne vedove che si sentono chiamate questa opportunità di dedizione di vita a Cristo. Il vescovo Claudio – durante la messa nel giorno in cui si ricorda la protomartire padovana e copatrona della Diocesi – oltre ad annunciarne l’istituzione, ha simbolicamente consegnato copia dello statuto a cinque sorelle dell’Ordo Viduarum – Paoletta Olivi, Silvana Ravazzolo, Cinzia Rossi, Agata Barchitta e Guerrina Chemello – che insieme a don Paolo Marzellan hanno da tempo iniziato a percorrere questo cammino di discernimento vocazionale. «Al termine “vedovanza” è quasi sempre associata un’immagine di tristezza e solitudine – sottolineano Paoletta Olivi e Silvana Ravazzolo – Di fatto, quando si resta vedovi si subisce una sorta di mutilazione della propria esistenza, ma la luce di Cristo può riempire anche questa profonda lacerazione e trasformare la vita delle persone vedove in un annuncio gioioso di vita nuova. Su questa certezza di fede si innesta il desiderio di dedizione a Dio che alcune donne si sentono chiamate a vivere nella Chiesa. Ed è la stessa Chiesa che fin dai tempi antichi (cfr. spiritualità paolina e patristica) ha indicato loro una via di consacrazione nell’Ordo Viduarum o Ordine delle Vedove». Rispondendo alla vocazione del Cristo Risorto, Signore della vita, «che davanti al sepolcro vuoto invia la Maddalena ad annunciare la sua vittoria sulla morte, le vedove si consacrano a Dio costituendo tra loro nell’Ordo una comunione spirituale. Esse, pur rimanendo nel mondo e continuando a vivere nelle loro famiglie, si dedicano al servizio della Chiesa nella preghiera e nella diaconia della carità». La consacrazione della vedova nelle mani del vescovo, in continuità con le consacrazioni battesimale e nuziale che ne sono imprescindibili presupposti, «è conferma del saldo legame con Cristo sposo e con la Chiesa locale da lui rappresentati – evidenziano Olivi e Ravazzolo – Viene vissuta nel mondo e implica la castità perfetta e perpetua, la sobrietà di vita e l’obbedienza alla Chiesa nella figura dei suoi rappresentanti». Paoletta Olivi è stata già consacrata a Roma nel gennaio 2022 e ora, contestualmente alla nuova istituzione, verrà inserita nell’albo delle vedove consacrate di Padova. L’anno prossimo il vescovo Claudio presiederà la consacrazione di Silvana Ravazzolo che sta completando il suo percorso triennale di formazione. L’istituzione dell’Ordo Viduarum nella Diocesi di Padova «è un dono che esprime la generatività e la fecondità della Chiesa e che consente in modo particolare alla vedova consacrata, che ricapitola tutta la sua vita in Cristo Risorto, di realizzare pienamente oggi la Parola di Dio “cambierò il loro lutto in gioia” (Ger 31,13)».