I giovani a Taranto. Nel Manifesto dell’alleanza sette impegni sostenibili
L’invito è rivolto a ogni giovane perché sia protagonista di nuovi processi
Il Manifesto dell’alleanza presentato da un gruppo di giovani a Taranto è un messaggio di speranza che si basa su impegni concreti di sinergie e collaborazioni per la transizione ecologica, economica e sociale integrale, per riscoprirsi fratelli e sorelle appartenenti a un’unica, grande umanità che spinge a incontrarsi oltre le barriere, fisiche, culturali, economiche... in nome di un “noi” più grande. Il cammino proposto dal documento si costituisce di tappe rigenerative, di agorà digitali, di un nuovo vocabolario e di linee guida per alleanze concrete. Chi sceglie il manifesto può riconoscersi in aderente a livello sia elaborativo e fondativo che concreto; sostenitore, accompagnando il processo con supporto tecnico o organizzativo; custode, vigilando sul processo e aiutandolo a rimanere vivo.
Un processo, dunque, in divenire e tutto da costruire passo dopo passo. Gli atteggiamenti dell’alleanza verso la transizione ecologica sono verbi che invitano all’azione personale: seminare e dare testimonianza, continuando a lavorare sulle alleanze create e progetti pilota; accompagnare e moltiplicare, promuovendo la nascita di nuove alleanze e svolgendo un ruolo di coordinamento e supporto; incontrare, accogliere ed ascoltare, continuando a mantenere viva la rete di giovani; annunciare, promuovendo la partecipazione di altri giovani tramite iniziative puntuali nel tempo capaci di coinvolgere ed entusiasmare, dando visibilità al lavoro dell’alleanza. Sette gli impegni assunti: il primo è far fiorire l’ambiente per riscoprire la sostenibilità come nuovo orizzonte di fraternità; il secondo è imparare e contribuire insieme alla costruzione di un vero sistema educante per tutti i bambini e le bambine; il terzo impegno è promuovere l’imprenditoria dinamica e sostenibile. Il quarto contributo è mantenere tradizioni e inclusione nelle comunità locali, invitando i cittadini a partecipare ai processi per tornare a essere communitas; il quinto chiama al protagonismo e al coinvolgimento dei giovani per riconoscersi in un “noi”; il sesto invita alla corresponsabilità condivisa e il settimo punta a diventare simboli di generatività.