Granze compie 50 anni
I cinquant'anni della parrocchia di San Clemente di Granze: un'occasione per ringraziare del percorso fatto e per rilanciare il cammino della comunità. Il momento celebrativo principale sarà il 18 marzo alle ore 10 con la messa presieduta dal vescovo Claudio.
«Questo è un avvenimento che coinvolge entrambe le comunità: San Clemente di Granze e Santissimo Salvatore di Camin. Quindi lo celebreremo nel ricordo, nella preghiera e nella riflessione. Nel ricordo, per andare alle radici e comprendere così la nostra identità; nella preghiera per esprimere la nostra riconoscenza al Signore per questi cinquant’anni di Granze; nella riflessione per rilanciare un cammino e dare un volto nuovo a questa comunità».
Così don Ezio Sinigaglia, parroco di Camin e di Granze, sottolinea l'importanza della ricorrenza per entrambe le parrocchie, che dal 2003 costituiscono un’unica grande realtà comunitaria e che si apprestano a vivere come momento celebrativo principale la messa del 18 marzo alle 10, durante la quale il vescovo Claudio concelebrerà con i sacerdoti che hanno origine o hanno prestato servizio a Granze.
La storia della parrocchia trae origini addirittura nel basso Medioevo: è il 1190 quando viene citata la Ecclesia Sancti Clementi, ma solo nel 1598 (con l’edificazione di una nuova chiesa sorta sulla precedente, situata ancora oggi dietro l’attuale mercato ortofrutticolo e dedicata anch’essa a san Clemente) si hanno le prime attestazioni di un registro parrocchiale dei battezzati. In tempi recenti sarà poi don Luciano Marcon, subentrato nel 1958 a don Ottorino Comunian, vista la necessità di realizzare una nuova struttura per le necessità di una comunità in espansione e per la prossima costruzione della zona industriale, a realizzare – con il contributo pressoché totale dei fedeli – l’attuale chiesa di Granze che fu inaugurata il 19 marzo 1968. Anche la canonica viene iniziata in quel periodo.
Il territorio parrocchiale rientra per buona parte in quello della zona industriale progettata a suo tempo, e non lontano dalla parrocchia era stata prevista la costruzione dell'idrovia Padova-Venezia che di fatto è poi stata annoverata tra le grandi opere incompiute d’Italia. Sempre in prossimità delle nuova chiesa è sorta anche l’autostrada Padova-Bologna, che ha collocato la nuova parrocchia in una zona in forte espansione dal punto di vista urbano e delle cosiddette infrastrutture.
«I padovani di Granze hanno un avvenire di speranze dinanzi a loro perché queste opere li avvicineranno sempre più alla città», scriveva un bollettino parrocchiale del 1968. Sarà poi il tempo a smentire, almeno in parte, l’affermazione: l’espansione della zona industriale ha costretto diversi nuclei familiari a spostarsi in altri quartieri e l’idrovia Padova-Venezia non è mai stata conclusa. Fortunatamente la comunità di Granze ha saputo trovare in se stessa le risorse per sopravvivere a tutti questi cambiamenti, sostenuta dai suoi parroci don Luciano Marcon (1958-1977) don Valentino Vialetto (1977-1987), don Egidio Chelin (1987-1994), don Giuseppe Cassandro (1994-2003) e don Ezio Sinigaglia (dal 2003 e ancora in carica).
Con l’attuale parroco si è attuata l’unione tra le due parrocchie. Nelle ultime decadi si sono poi succeduti diversi sacerdoti collaboratori: don Egidio Chelin, don Marco Galante, don Marco Cagol, don Giuseppe Cassandro, don Galdino Canova, don Alessandro Omizzolo, don Francesco Sandrin. «Non sempre il cammino è stato facile in questa unione – afferma don Ezio – esiste sempre un po’ di campanilismo. Oggi però il consiglio pastorale è unico e la totalità delle iniziative sono organizzate assieme nel campo liturgico, missionario, caritativo e dell’iniziazione cristiana».