«Gesù illumina le nostre notti». L’omelia “condivisa” dal vescovo Claudio per la Veglia pasquale in Cattedrale
Veglia pasquale in Cattedrale L’omelia “condivisa” dal vescovo Claudio
«È una notte, quella che stiamo vivendo, che è stata definita santissima. Cantata nell’Exultet, ci ricorda le notti primordiali: della creazione, del sacrificio che Dio chiede ad Abramo... Ci sono notti solenni e notti drammatiche. Ancora oggi... e riguardano la nostra storia. L’annuncio di Pasqua è per le nostre notti». Ha esordito così, il vescovo Claudio, nell’omelia della Veglia pasquale in Cattedrale, durante la quale sette tra ragazzi, giovani e adulti – Dianora (parrocchia di Sarmeola), Tanal Giovanni (Arcella), Claire Anita, Boussou Andrè, Doris (tutti e tre della Missione africana di Padova), Carlo Valentino e Bianca Silvia (entrambi della parrocchia di San Bortolo di Monselice) – hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana: battesimo, cresima ed eucaristia. «Pensiamo alle guerre – ha sottolineato don Claudio – Pensiamo alla notte della minaccia nucleare. Pensiamo alle notti attraversate da tanti adolescenti e giovani con la fatica di dare un senso alla propria esistenza. Notte è anche lo sfruttamento dell’ambiente e clima che cambia. Notte è l’aggravarsi dell’impoverimento nel mondo, ma anche qui da noi. Notte sono le solitudini e le relazioni affettive che sfociano nella violenza. Nella notte che stiamo vivendo abbiamo visto l’intervento di Dio. Siamo qui perché crediamo che Dio continua a lavorare per noi e con noi». E ancora: «Anche nella notte più profonda ci sosteniamo a tenere lo sguardo su Gesù che ha vinto la morte e illumina la nostra notte. Tutti noi abbiamo la gioia in questa Pasqua di ringiovanire nel legame con il Signore Gesù»