Eucaristia e Tradizione. Cristo è nella Parola e nel pane eucaristico
Eucaristia e Tradizione Riandare alle origini della fede significa ritrovare piena consapevolezza di una esperienza (Eucaristia) e di una vocazione (Tradizione). Ma che significato diamo a questi due termini?
Riandare alle origini della fede significa ritrovare piena consapevolezza di un’esperienza (Eucaristia) e di una vocazione (Tradizione), ma è importante sapere che significato diamo a questi due termini. Con la parola “Eucaristia” intendiamo sia parlare del mistero di Dio che sta al centro della vita cristiana di ogni credente, sia della celebrazione per effetto della quale si rende presente veramente in noi e nella comunità il mistero stesso. Ricordiamo a sostegno di quest’affermazione le parole stesse di Gesù: «Fate questo in memoria di me». È il gesto così prezioso che rinnoviamo ogni volta che celebriamo l’eucaristia, che è la ripercussione nel nostro tempo del comando di Gesù: «Fate questo in memoria di me». E come dimenticare quello cha l’apostolo Paolo ha scritto al capitolo 11 della sua Prima lettera ai cristiani di Corinto: «Vi ho trasmesso quello che a mia volta ho ricevuto...» dalla comunità che lo ha educato al Vangelo di Cristo. Questo è il significato della parola “Tradizione” che usiamo scrivere con l’iniziale maiuscola. Tradizione dal latino tradere. Parola con la quale diciamo che quello che oggi facciamo, a nostra volta lo abbiamo ricevuto. E così non facciamo altro che ribadire che crediamo fermamente ancora a quello che nel brano della Prima lettera Paolo scrive: «Perciò chiunque mangia o beve il calice del Signore in modo indegno (cioè senza credere al suo ritorno, ndr), diventa reo del corpo e del sangue del Signore (cioè mangia e beve la sua condanna, ndr)» (1Cor 11,27). Questo ci sia utile avvicinandosi la festa solenne di san Prosdocimo, nella quale celebriamo le nostre radici cristiane: noi siamo quello che abbiamo ricevuto e che custodiamo fino al ritorno del Signore. Ogni volta che mangiamo e beviamo al calice del Signore durante l’Eucaristia, abbiamo comunione con lui e con coloro con i quali costituiamo la comunità cristiana che è il Cristo nella nostra storia oggi. Ma è bene precisare anche un altro aspetto. Fin dai primissimi decenni dell’era cristiana – e ne abbiamo testimonianza dagli scritti di Giustino martire e dal testo che s’intitola L’insegnamento dei Dodici apostoli – la celebrazione del sacramento si compone di due liturgie: quella della Parola e quella eucaristica. Due parti ugualmente necessarie; non si può avere ascoltato la Parola se poi non si siede alla mensa. Va fatto notare che soprattutto noi cattolici siamo stati digiuni, e per non poco tempo, della Santa Scrittura. A tal punto che giustamente il Concilio Vaticano II, purtroppo ancora poco conosciuto e ancora meno attuato, ha dovuto attirare l’attenzione di tutta Chiesa (preti e vescovi compresi) sia sulla Parola (Antico e Nuovo Testamento) sia sulla Tradizione con la quale perennemente si rinnova la nostra fede, perciò ci ha consegnato una delle quattro costituzioni che s’intitola Dei Verbum: una meravigliosa riflessione sul posto che nella Chiesa ha sia la Parola sia la Tradizione. E qui mi piace ricordare le prime e le ultime parola del documento: «Dei Verbum manet in Aeternum», «La Parola di Dio rimane in eterno»: un vero e proprio progetto pastorale, che non abbiamo mai attuato abbastanza. Solo così ci si può preparare a mangiare il Corpo del Signore, per non correre il rischio di compiere un atto che diversamente avrebbe le caratteristiche della magia. La reale presenza di Cristo nella comunità e nella storia si realizza nella Parola come nel pane eucaristico.
Rete mondiale di preghiera per il papa: novembre
Intenzione di preghiera del papa Preghiamo perché tutti i genitori che piangono la morte di un figlio o una figlia trovino sostegno nella comunità e ottengano dallo Spirito consolatore la pace del cuore.
Intenzione dei vescovi Preghiamo affinché ogni incontro con la Parola di Dio accresca in noi la conoscenza dell’amore del Padre e accenda il desiderio di dialogare con il Signore Gesù.
Intenzione di preghiera per il clero Cuore di Gesù, che sei il vincitore della morte, accogli l’anima di tutti i tuoi ministri defunti, nella pienezza della tua misericordia.
Nuova opportunità
Con l’autunno 2024 viene inserita una nuova opportunità alla chiesa di Santa Lucia - Corpus Domini: un’ora di adorazione guidata. Ogni primo giovedì del mese alle 21 saranno i religiosi dei Legionari di Cristo a guidare la preghiera, mentre gli altri giovedì del mese, sarà il rettore del Corpus Domini, don Giancarlo Gambasin, in questo caso dalle 18.30 alle 19.30, subito dopo la messa vespertina delle 18.
don Ottavio De Stefani