Comunità papa Giovanni XXIII. Vacanze di condivisione per tutti

Comunità papa Giovanni XXIII. Enrico Gonzato: «Partiamo insieme a ragazzi con varie forme di disabilità»

Comunità papa Giovanni XXIII. Vacanze di condivisione per tutti

«Alla fine dei nostri campi di condivisione non si capisce più chi sia il “diversamente abile”, perché anche i volontari che accompagnano i ragazzi si rendono conto di avere le loro difficoltà». Enrico Gonzato, da quasi vent’anni, fa parte della Comunità Papa Giovanni XXIII e descrive così la “magia” che si crea durante i campi estivi organizzati al mare e in montagna dall’associazione. «I campi sono un piccolo “bonsai” della comunità, un modo per conoscerne le basi e i principi, a partire dai cinque punti: preghiera, vita da poveri, fraternità, condivisione e obbedienza», prosegue Enrico, che con la moglie Wanda vive in una casa famiglia dell’associazione a Calvene (provincia di Vicenza e Diocesi di Padova). La condivisione diretta con gli ultimi, al centro del carisma della Papa Giovanni XXIII, è l’esperienza che si vive durante i campi, delle vere e proprie «vacanze tra amici che però non si conoscono prima di partire – le descrive così Enrico – Con noi ci sono ragazzi con varie forme di disabilità, ciascuno di loro viene affidato a un volontario o a una volontaria. Alcuni sono più autonomi, altri hanno bisogno di tutto. Il concetto “vita da poveri” ci fa essere tutti sullo stesso piano. Vogliamo abbattere le differenze, perché “ci salviamo solo insieme”. E se i pregiudizi che si hanno verso le persone con disabilità vengono abbattuti, alla fine non si capisce più chi è disabile e chi no, perché tutti abbiamo le nostre difficoltà». Quest’anno la Comunità papa Giovanni XXIII propone tre esperienze estive: dal 3 al 10 agosto e dal 10 al 17 agosto a Marebello di Rimini e dal 17 al 24 agosto a Piani Resinelli, sulle prealpi lombarde in provincia di Lecco (per informazioni è possibile contattare Enrico Gonzato al numero 340-1480586). «All’inizio molte realtà si rifiutavano di ospitarci, ma con il tempo, vuoi per sensibilità, vuoi per business, la mentalità è cambiata – racconta – Accogliamo nei nostri campi persone da tutta Italia, ma la maggior parte vengono dalle province di Vicenza e di Verona. La risposta è molto buona dal punto di vista delle persone con disabilità, perché durante l’estate molti servizi interrompono le attività. È più difficile trovare volontari, specie negli ultimi tempi». Per questo la Comunità papa Giovanni XXIII ci tiene a far conoscere queste esperienze. Soprattutto perché i primi a beneficiare sono proprio le persone con disabilità. «L’associazione fa un lavoro splendido, la loro è un’accoglienza straordinaria – afferma Elena Sbabo di Valli del Pasubio, mamma di Federica, 23 anni – sapevamo che esistevano questi campi, ma abbiamo deciso di mandarci nostra figlia, che ha un ritardo mentale importante, dopo che suo fratello più grande ha vissuto l’esperienza come volontario. Così abbiamo visto come ti fanno sentire a tuo agio, accolto. Ti fanno stare bene. Abbiamo potuto condividere con loro alcuni momenti di vita e posso dire che hanno un cuore grande perché mettersi a servizio di un ragazzo con disabilità non è facile. E lo fanno seriamente».

Don Benzi

Nel 2025 ricorre il centenario della nascita di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità papa Giovanni XXIII. L’evento di apertura si svolgerà a Rimini il prossimo 14 settembre alle 15 con la tavola rotonda “La forza della tenerezza: cent’anni di don Oreste” a cui parteciperanno il card. Matteo Zuppi e il prof. Stefano Zamagni. Alle 17.30, messa nella Cattedrale presieduta dal card. Zuppi. Alle 21, presso la Corte degli Agostiniani, sarà proiettato in anteprima il documentario Il Pazzo di Dio. Info: 100.donorestebenzi.it

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