Aderire all'Azione Cattolica: tra passione e impegno
Aderire all’associazione è una scelta che muove tra queste due coordinate. «È un “portare in giro” il messaggio che tutti siamo chiamati a evangelizzare»
“Una scelta di impegno e passione”. Questo è il messaggio profondo che l’Azione cattolica italiana – e, di conseguenza, Ac di Padova – dà alla campagna adesioni, che inizia in queste settimane in tutte le parrocchie in cui l’associazione è presente. «Grazie a questa passione che diventa impegno – racconta Filippo Nale, responsabile diocesano per la promozione – si chiede di “fare la tessera”: è un gesto piccolo ma potente, perché permette di raccontare nelle nostre comunità in maniera autentica che aderiamo a un progetto di vita e di fede». Sul sito acpadova.it, nella sezione dedicata alla promozione associativa, sono disponibili una serie di contenuti per presentare l’Ac alla propria comunità. Spiega Filippo Nale: «È stato alleggerito il tradizionale “bustone” che veniva consegnato ai presidenti parrocchiali, perché abbiamo preferito rendere disponibili più contenuti». Un modo per dire cosa può fare l’Ac di Padova per la Chiesa di Padova e per le comunità in cui opera a partire da tre parole chiave. La prima è fraternità: «Come presidenza e consiglio diocesano ci siamo dati, come mandato, di compiere un’attività di “fraternità” verso il territorio, per andare e incontrare ciascuna realtà secondo le sue specificità». Per questo sono state individuate dieci macro-zone da raggiungere con una serie di incontri che si svolgeranno già tra dicembre e gennaio. La seconda parola è spiritualità, «essenza della nostra vocazione», che si concretizza anche nei mattoni della appena restaurata Casa Filippo Franceschi di Camporovere, da far tornare in auge con nuovi weekend di spiritualità. La terza e ultima parola, speranza, segna la sfida del Giubileo, per il quale l’Azione cattolica di Padova sta pensando a una giornata dedicata. L’adesione però è anche una scelta personale, che come tale vede nella motivazione del singolo la sua ragion d’essere: «È un impegno oltre che una scelta – osserva Nale – In qualche maniera ti metti un distintivo “ufficiale” che ti caratterizza, che ti fa portare in giro il messaggio che siamo tutti chiamati a essere evangelizzatori, con alle spalle un’associazione con una sua storia e un suo radicamento nei territori, che di fatto ha sempre collaborato per il bene della Chiesa e con la Chiesa per portare a tutti il Vangelo di Gesù». Sul sito dell’Ac di Padova, tra i materiali, alcune raccomandazioni per la campagna di adesione: il fare squadra, il darsi scadenze precise (in particolare valorizzare la festa dell’adesione l’8 dicembre), e il presentarsi “con qualcosa in mano”, lasciando «un segno tangibile dell’invito dell’adesione che ricordi alla persona la conversazione, il tuo volto, la proposta che hai fatto».
Giovani
“Fino in cima” è il titolo del weekend di formazione per gli educatori dei gruppi giovanissimi organizzato dal settore giovani diocesano. Si tiene il 2 e 3 novembre a Casa Filippo Franceschi di Camporovere. È un’occasione per approfondire le dinamiche psicologiche e spirituali dell’adolescente, per acquisire metodi e strumenti per programmare un gruppo e per confrontarsi sulle provocazioni fornite dai ragazzi. Per informazioni: acpadova.it Per gli educatori giovanissimi è a disposizione, oltre al sussidio proposto dall’Ac nazionale, anche “Boxissimi”, strumento per condividere idee e attività. Da segnare in agenda, inoltre, i laboratori unitari che si terranno l’11 gennaio. I responsabili giovani sono coinvolti in due proposte: “tavole rotonde” di condivisione per i vicariati; “Ac on the road” per confrontarsi tra parrocchie e settore giovani diocesano.
Andrea Canton