Paolo Ruffini a capo del dicastero vaticano per la comunicazione

Si tratta di una prima volta per un laico in un ruolo che normalmente viene assegnato a un cardinale. La nomina sorprendente dell'ormai ex direttore del canale televisivo della Cei, Tv2000, chiude l'interim nella ex segreteria vaticana per la comunicazione iniziato con le dimissione di mons. Dario Edoardo Viganò dello scorso marzo.

Paolo Ruffini a capo del dicastero vaticano per la comunicazione

Descritto dai colleghi come uno «straordinario professionista» e una persona di «estrema umanità», Paolo Ruffini, nato a Palermo nel 1956 è dunque il nuovo numero uno della comunicazione vaticana.

Arriva a questo incarico dopo l'ottimo lavoro svolto negli ultimi quattro anni a Tv2000, rete televisiva che sotto il suo impulso ha promosso progetti innovativi (come il programma Padre nostro curato da don Marco Pozza con la partecipazione straordinaria di papa Francesco) premiati di un aumento sensibile degli ascolti.La scelta dello stesso pontefice spariglia dunque le carte e ricade su una personalità di grande competenza, ma di certo estranea al "giro" dei possibili successori di Viganò per la ex segreteria – che in un rescritto del 23 giugno aveva mutato il suo statuto in dicastero – retta fino a questo momento dal segretario, mons. Lucio Adrian Ruiz.

Paolo Ruffini è nato a Palermo il 4 ottobre 1956, si è laureato in giurisprudenza all'Università di Roma La Sapienza ed è giornalista professionista dal 1979. Dal 1986 è sposato con Maria Argenti. Nel corso della sua carriera ha avuto esperienze nella carta stampata al Mattino di Napoli (1979-1986) e al Messaggero di Roma (1986-1996). Nel settore radiofonico, ha lavorato per il Giornale radio Rai (1996-2002) e per il canale Gr Parlamento (1998-2002) e infine a Radio 1, prima di diventare direttore della rete Inblu Radio nel 2014 contestualmente alla nomina di direttore di Tv2000. In tv è stato anche direttore di Raitre dal 2002 al 2011 e dell'emittente di Urbano Cairo La7 per tre anni dal 2011 al 2014. Ha ricevuto diversi premi di giornalismo e ha preso parte a numerosi convegni di studio circa il ruolo dei cristiani nell'informazione, l'etica della comunicazione e i nuovi media.

Ruffini giunge così alla testa dell'organismo vaticano che più di altri è rende evidente la riforma della curia voluta da papa Francesco. La segreteria della comunicazione, oggi dicastero, è stata creata dal papa nel settembre del 2015 e negli ultimi anni ha proceduto all'accorpamento di tutti maggiori organi di informazione della Santa Sede: Radio Vaticana, Centro Televisivo Vaticano, Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; Sala Stampa della Santa Sede, Servizio Internet Vaticano, Servizio Fotografico e, più di recente, Libreria Editrice Vaticana e Tipografia Vaticana. 

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