Cattedrale Notre-Dame aperta a tutti, dai donatori ai vigili del fuoco. “Un ritorno alla luce, segno di speranza e rinnovamento spirituale”

Dopo il “bagno di folla” tra l’arrivo delle autorità di tutto il mondo e l’atto ufficiale dell’apertura delle porte, domenica 8 dicembre, Notre-Dame di Parigi ha accolto finalmente fedeli, sacerdoti e vescovi di tutto il mondo e rappresentati di altre Chiese con la consacrazione dell’altare maggiore, cuore della cattedrale, e la messa aperta ai fedeli. Da oggi parte una intensa settimana di preghiere e messe aperte a tutto il "popolo di Notre-Dame", dai donatori, ai vigili del fuoco, agli studenti delle scuole di Parigi

Cattedrale Notre-Dame aperta a tutti, dai donatori ai vigili del fuoco. “Un ritorno alla luce, segno di speranza e rinnovamento spirituale”

“Che questo altare sia un luogo di pace e profonda comunione con te”. “Sia fonte di unità per la Chiesa: affinché i tuoi fedeli si raccolgano intorno ad esso e da esso ricavino uno spirito di vera carità”. È uno stralcio della preghiera pronunciata dall’arcivescovo di Parigi mons. Laurent Ulrich nell’atto di riconsacrare l’altare della cattedrale Notre-Dame di Parigi, andato distrutto nell’incentro del 2019. La benedizione dell’altare è l’evento più centrale di tutte le cerimonie ufficiali che stanno accompagnando la riapertura della Cattedrale. Dopo il bagno di folla e l’arrivo a Parigi di capi di Stato e di governo giunti da tutto il mondo per la riapertura ufficiale delle porte di Notre-Dame, domenica 8 dicembre, si è celebrata la consacrazione dell’altare maggiore. Era presente anche il presidente della Repubblica Macron. Su invito di dell’arcivescovo, hanno partecipato quasi 170 vescovi provenienti dalla Francia e dal mondo. Dall’arcivescovo emerito, Michel Aupetit, che ha vissuto direttamente la catastrofe, al predecessore André Vingt-Trois, al nunzio apostolico Celestino Migliore. Erano presenti il patriarca maronita Bechara Räi, il delegato del patriarca Bartolomeo, il metropolita Emmanuel di Calcedonia, e Papa Tawadros II, patriarca copto-ortodosso. In chiesa, anche un sacerdote per ciascuna delle 106 parrocchie della diocesi di Parigi, e un sacerdote per ciascuna delle sette chiese cattoliche di rito orientale.

“Questa mattina – ha detto mons. Ulrich – il dolore del 15 aprile 2019 è cancellato. In un certo senso, e anche se lo choc provocato dall’incendio può essere stato duraturo, il dolore è già superato quando la preghiera si è levata dalle rive della Senna e da centinaia di milioni di cuori in tutto il mondo”.

Facendo quindi riferimento alle letture bibliche del giorno, l’arcivescovo ha aggiunto: “Dio non abbandona mai il suo popolo, che diventa così testimone permanente della preoccupazione con cui Egli circonda l’umanità intera, alla ricerca della giustizia e della pace per tutti i popoli”. “Potremmo temere che questa storia sia un ingenuo ottimismo! Eppure, di generazione in generazione, i credenti lo sperimentano, il Signore non abbandona i suoi. E se l’angoscia e la violenza non cessano nel corso della storia umana, la vita degli uomini è così preziosa agli occhi di Dio, che Egli suscita, in ogni tempo e in ogni luogo, testimoni e discepoli che indicano la via verso la vittoria della vita, la fiducia in Lui, la comune costruzione della fraternità universale”. Sono quindi risuonate nell’omelia il passo del Vangelo di Luca: “Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”.

“La riapertura della Cattedrale di Notre-Dame de Paris, dopo diversi anni di lavori di restauro è stato un momento di intensa emozione per parigini, credenti di tutto il mondo e autorità religiose e politiche”, scrive la Conferenza episcopale francese. “Un ritorno alla luce che è un forte segno di speranza e di rinnovamento spirituale, a poche settimane dall’apertura del Giubileo 2025 a Roma, un evento mondiale che segnerà una tappa importante nel rinnovamento della fede cristiana e nella fraternità tra le comunità cristiane”.

Ma il percorso non è ancora concluso. L’inaugurazione continua questa settimana con un ottavario di preghiere e messe nel corso del quale le porte della cattedrale si apriranno al “popolo di Notre-Dame”. Lunedì 9 dicembre la Messa sarà celebrata per i sacerdoti e i diaconi di Parigi; martedì 10 dicembre per le persone consacrate della diocesi di Parigi; mercoledì 11 dicembre per i mecenati e i donatori, “a prescindere dalle offerte donate”; giovedì 12 dicembre con le associazioni caritative; venerdì 13 dicembre con i dipendenti e i volontari dei servizi diocesani. Venerdì 13 dicembre alle 1630 ci sarà l’atto di “Restituzione della Corona di Spine a Notre-Dame de Paris” mentre sabato 14 dicembre la messa sarà celebrata alla presenza degli studenti delle scuole medie e superiori. Infine domenica 15 dicembre quando la diocesi di Parigi renderà un omaggio ai Vigili del Fuoco che hanno cercato di salvare la cattedrale dalle fiamme. A partire dal 16 dicembre, riprendono finalmente le messe festive e feriali secondo gli orari ordinari.

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Fonte: Sir