Visita pastorale a Thiene. La città si affida a Maria
Thiene si affida a Maria, durante i giorni della visita pastorale del vescovo Claudio. La giornata in Duomo di venerdì 31 maggio.
Alla fine i thienesi il loro duomo lo hanno riempito, venerdì 31 maggio. Hanno partecipato alla messa e poi alla processione verso il santuario mariano della città, quello della Madonna dell’Olmo, dove – come ogni anno alla chiusura del mese mariano – le autorità civili affidano la gente di Thiene alla protezione della Vergine. Non era la prima volta per mons. Cipolla, ma una «felice coincidenza», come l’ha definita lui stesso, ha voluto che la visita pastorale alle sette comunità cristiane cadesse in corrispondenza di un momento così sentito al punto da riunire oltre 500 fedeli.
«Affidare la città a Maria – ha detto don Claudio in omelia – è un gesto di grande umiltà, ma è allo stesso tempo affidare una missione alle nostre comunità». Una missione riletta in trasparenza dalle parole del Vangelo della visita della giovane futura mamma di Gesù alla cugina Elisabetta, in attesa di Giovanni. «In molti passi della Scrittura, Maria diventa l’icona della Chiesa – ha spiegato il vescovo – Qui la vediamo spostarsi nella creazione, per raggiungere in fretta la regione montuosa in cui risiede Elisabetta. Questo significa un impegno per la Chiesa, ma non quella generica bensì le nostre comunità che vivono qui in Thiene, ad alzarsi e ad andare verso la città, quasi come se ricevessero un mandato». E mai come oggi l’apporto delle comunità cristiane può essere prezioso, o necessario, per la città. Un apporto fatto di interiorità, silenzio, profondità, spiritualità. «Il bisogno è evidente – ha aggiunto don Claudio – Si cerca spiritualità ovunque, come pure i riferimenti alti. Ma torniamo a quel “sussulto di gioia” che Elisabetta ha percepito in grembo nel vedere Maria. Forse alla nostra città dobbiamo portare anche questo, la gioia, nella fede in Gesù un canto di speranza che va anche oltre la situazione specifica della nostra vita».
Una missione tutt’altro che scontata da compiere. Anche perché il riferimento rimane quella preghiera potente che è il Magnificat, con il ribaltamento della prospettiva umana che disegna un ordine nuovo in cui a trionfare siano i poveri e gli ultimi: «Attraverso Maria, il Signora possa benedire Thiene, dire bene della nostra città, perché i valori promossi siano sempre quelli del Magnificat», ha concluso il pastore.
«Maria, con il tuo “sì” la Provvidenza è entrata nella storia, quella stessa Provvidenza a cui oggi noi chiediamo che a nessuno manchi mai il necessario – ha detto Gianni Casarotto, il sindaco, nell’affidare la città a Maria nel piazzale del santuario – Che i poveri non siano dimenticati, i giovani non siano trascurati, gli anziani mai abbandonati. Dacci sete dei valori come la sacralità della vita, l’unitò della famiglia, l’onestà, l’amore per l’altro»